Addio a Emilio Fede, storico volto del Tg4: si è spento a 94 anni

I funerali giovedì a Segrate

Stefano Gabbiano

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

03.09.2025 - 12:06

Emilio Fede

È morto a 94 anni Emilio Fede, uno dei personaggi più iconici e discussi del giornalismo televisivo italiano. L’ex direttore del Tg4 si è spento in una residenza sanitaria a Segrate, vicino Milano, dove era ricoverato da tempo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. I funerali si terranno giovedì 4 settembre presso la parrocchia Dio Padre di Milano 2. Fede aveva iniziato il suo percorso giornalistico nella carta stampata, collaborando giovanissimo con Il Momento – Mattino di Roma e la Gazzetta del Popolo di Torino. La svolta arrivò con l’ingresso in Rai, dove nel 1976 fu chiamato alla conduzione del Tg1, diventandone direttore nel 1981. Lasciò l’azienda pubblica nel 1987, anche a causa di un procedimento legale per gioco d’azzardo, da cui fu poi assolto. Nel 1989 passò alla Fininvest di Silvio Berlusconi, con cui intrecciò un lungo rapporto professionale e personale. Prima alla guida di Videonews, poi a Studio Aperto, Fede approdò nel 1992 alla direzione del Tg4, ruolo che mantenne per vent’anni, fino al 2012, diventando un simbolo della tv commerciale italiana. Accanto alla notorietà televisiva, non sono mancate le ombre. Fede è stato coinvolto in diverse vicende giudiziarie, la più nota delle quali è legata al cosiddetto “caso Ruby”, per il quale nel 2019 è arrivata la condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento e induzione alla prostituzione. A causa dell’età, scontò la pena ai domiciliari. Fu ascoltato anche dalla Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, dopo la diffusione di una registrazione effettuata a sua insaputa dal suo personal trainer. In quell’audio, Fede faceva riferimenti a presunti collegamenti tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa Nostra. Nel 2014 venne interrogato dai magistrati Antonino Di Matteo e Roberto Tartaglia. Volto familiare per milioni di italiani, Emilio Fede ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama televisivo. Ha saputo costruire un personaggio unico, capace di dividere ma anche di imporsi, nel bene e nel male, nella storia del giornalismo italiano.

È morto a 94 anni Emilio Fede, uno dei personaggi più iconici e discussi del giornalismo televisivo italiano. L’ex direttore del Tg4 si è spento in una residenza sanitaria a Segrate, vicino Milano, dove era ricoverato da tempo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. I funerali si terranno giovedì 4 settembre presso la parrocchia Dio Padre di Milano 2.

Fede aveva iniziato il suo percorso giornalistico nella carta stampata, collaborando giovanissimo con Il Momento – Mattino di Roma e la Gazzetta del Popolo di Torino. La svolta arrivò con l’ingresso in Rai, dove nel 1976 fu chiamato alla conduzione del Tg1, diventandone direttore nel 1981. Lasciò l’azienda pubblica nel 1987, anche a causa di un procedimento legale per gioco d’azzardo, da cui fu poi assolto.

Nel 1989 passò alla Fininvest di Silvio Berlusconi, con cui intrecciò un lungo rapporto professionale e personale. Prima alla guida di Videonews, poi a Studio Aperto, Fede approdò nel 1992 alla direzione del Tg4, ruolo che mantenne per vent’anni, fino al 2012, diventando un simbolo della tv commerciale italiana.

Accanto alla notorietà televisiva, non sono mancate le ombre. Fede è stato coinvolto in diverse vicende giudiziarie, la più nota delle quali è legata al cosiddetto “caso Ruby”, per il quale nel 2019 è arrivata la condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento e induzione alla prostituzione. A causa dell’età, scontò la pena ai domiciliari.

Fu ascoltato anche dalla Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, dopo la diffusione di una registrazione effettuata a sua insaputa dal suo personal trainer. In quell’audio, Fede faceva riferimenti a presunti collegamenti tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa Nostra. Nel 2014 venne interrogato dai magistrati Antonino Di Matteo e Roberto Tartaglia.

Volto familiare per milioni di italiani, Emilio Fede ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama televisivo. Ha saputo costruire un personaggio unico, capace di dividere ma anche di imporsi, nel bene e nel male, nella storia del giornalismo italiano.