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Violenza domestica a Selvazzano Dentro: arrestato 62enne per violazione del divieto di avvicinamento alla ex moglie

Dopo mesi di persecuzioni e minacce, i Carabinieri intervengono a seguito dell’allarme del braccialetto elettronico; l’uomo ora è sottoposto all’obbligo di dimora

Violenza domestica a Selvazzano Dentro: arrestato 62enne per violazione del divieto di avvicinamento alla ex moglie

Foto di repertorio

Nuovo arresto per violazione delle misure cautelari a carico di un 62enne residente a Rovolon, già noto alle forze dell’ordine, accusato di aver violato il divieto di avvicinamento alla ex moglie e i provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare. L’episodio si è verificato martedì 2 settembre nel centro di Selvazzano Dentro, quando una pattuglia dei Carabinieri di Sarmeola di Rubano, allertata dalla Centrale Operativa di Padova, è intervenuta dopo l’attivazione del dispositivo elettronico indossato dall’uomo.

Il tempestivo intervento dei militari ha permesso di rintracciare il 62enne a distanza inferiore da quella consentita dall’abitazione della ex moglie. Arrestato in flagranza di reato, l’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Comando Provinciale di Padova in attesa del rito direttissimo, durante il quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora nel comune di Rovolon.

Il provvedimento si inserisce in un contesto di persecuzioni e violenze protratte da mesi. Già il 23 luglio scorso, a seguito di indagini coordinate dalla Procura di Padova, i Carabinieri avevano applicato a carico dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento con obbligo di braccialetto elettronico e il divieto di dimora nei comuni di Selvazzano Dentro, Abano Terme, Rubano e Rovolon. L’uomo era stato ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, di atti persecutori nei confronti della ex moglie.

La vicenda affonda le radici nell’ottobre 2024, quando il 62enne era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e per la precedente violazione del divieto di avvicinamento alla donna. Dopo essere stato scarcerato nei primi giorni di giugno 2025, l’uomo aveva ripreso a perseguitare la ex, rivolgendole minacce, offese e comportamenti aggressivi anche nei confronti della sorella e del figlio della vittima.

Le molestie si erano estese anche al luogo di lavoro della donna, e in più occasioni l’uomo si era presentato a casa minacciandola di morte e aggredendola fisicamente, causando lesioni. Spaventata per la propria incolumità e quella dei suoi familiari, la vittima aveva infine denunciato tutto ai Carabinieri, che hanno seguito il caso con costanza fino all’arresto più recente.

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