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Cronaca
07.09.2025 - 18:13
Foto di repertorio
A Nervesa della Battaglia, lungo via Canale della Vittoria, la scomparsa di una donna di 45 anni si è trasformata in una notizia che la comunità sperava di non dover leggere: il suo corpo è stato ritrovato senza vita nella mattinata di sabato 7 settembre, al termine di un’operazione rapida e coordinata che ha cercato fino all’ultimo un esito diverso.
Il rinvenimento è avvenuto nei pressi della centrale idroelettrica di Nervesa della Battaglia (Treviso). A intervenire sono stati i Carabinieri della stazione locale e del Nucleo Operativo, affiancati dai Vigili del Fuoco, impegnati nelle ricerche dalla segnalazione di scomparsa presentata venerdì 5 settembre. La zona, già scandagliata in precedenza, è stata passata nuovamente al setaccio fino all’individuazione del corpo.
Le operazioni si sono svolte in sinergia tra forze dell’ordine e soccorritori, con l’attenzione posta sui corsi d’acqua e sui punti sensibili del territorio. La mobilitazione, scattata subito dopo la scomparsa, ha seguito una mappa di priorità definita dagli investigatori, fino al tragico epilogo registrato nella mattinata di oggi.
Sul posto è intervenuto il medico legale, che ha attribuito il decesso ad annegamento, escludendo la presenza di segni di violenza. Un riscontro che, pur non colmando le domande di chi sperava, fornisce agli inquirenti un elemento oggettivo con cui orientare gli approfondimenti. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Montebelluna e messa a disposizione dei familiari su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Alla luce degli accertamenti preliminari, gli investigatori considerano tra le piste quella di un allontanamento volontario. Un’ipotesi che non chiude la porta a ulteriori verifiche: come sempre in questi casi, ogni elemento utile sarà valutato con cautela, senza scorciatoie interpretative e nel pieno rispetto delle persone coinvolte.
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