Aggressione in una sala slot di Marostica: mentre gli uomini fuggivano, a salvare la barista è stata una donna

Attimi di terrore sabato notte in un locale vicentino: una donna sui 50 anni ha difeso la barista da un violento ex armato di coltello

Adamo Chiesa

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08.09.2025 - 17:50

Foto di repertorio

Non ha esitato un attimo, mettendo a rischio la propria vita per fermare un’aggressione che poteva finire in tragedia. È successo sabato notte in una sala slot di Marostica, dove una cliente del posto, donna sui 50 anni che ha chiesto di restare anonima per paura di ritorsioni, è intervenuta per salvare la barista del locale dall’ex compagno, armato di coltello. “Non importa quel che ho fatto, ma quello che bisognava fare – racconta la donna –. Eppure nel locale c’erano parecchi uomini, e l’unica cosa che hanno pensato di fare è stata scappare”. La scena, che la soccorritrice descrive come “la trama di un film dell’orrore”, si è consumata in pochi minuti: la barista, terrorizzata e ferita, si è aggrappata alla cliente, implorando aiuto. Con sangue freddo, la donna l’ha spinta dietro agli apparecchi slot, cercando di mettere in sicurezza la vittima e di distrarre l’aggressore fino all’arrivo dei Carabinieri. “Ho cercato di mediare, guardandolo negli occhi – racconta –. Le sue pupille erano dilatate, ma dovevo guadagnare tempo, continuando a parlargli fino a quando non sono arrivati i Carabinieri”. L’assalitore, che da oltre dieci anni sottoponeva la donna a vessazioni anche dopo la separazione, è stato bloccato dai militari delle stazioni di Marostica e Bassano del Grappa, con i vestiti ancora sporchi di sangue, e arrestato in flagranza per tentato omicidio aggravato. La barista è stata soccorsa dagli operatori del 118 e trasportata all’ospedale di Bassano del Grappa, dove resta in prognosi riservata. L’uomo domani sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Vicenza. La vicenda ha scosso Marostica e il territorio vicentino, ma soprattutto ha messo in luce il coraggio di chi, in un momento di paura e violenza, ha deciso di non voltarsi dall’altra parte.

“Non importa quel che ho fatto, ma quello che bisognava fare – racconta la donna –. Eppure nel locale c’erano parecchi uomini, e l’unica cosa che hanno pensato di fare è stata scappare”. La scena, che la soccorritrice descrive come “la trama di un film dell’orrore”, si è consumata in pochi minuti: la barista, terrorizzata e ferita, si è aggrappata alla cliente, implorando aiuto.

Con sangue freddo, la donna l’ha spinta dietro agli apparecchi slot, cercando di mettere in sicurezza la vittima e di distrarre l’aggressore fino all’arrivo dei Carabinieri. “Ho cercato di mediare, guardandolo negli occhi – racconta –. Le sue pupille erano dilatate, ma dovevo guadagnare tempo, continuando a parlargli fino a quando non sono arrivati i Carabinieri”.

L’assalitore, che da oltre dieci anni sottoponeva la donna a vessazioni anche dopo la separazione, è stato bloccato dai militari delle stazioni di Marostica e Bassano del Grappa, con i vestiti ancora sporchi di sangue, e arrestato in flagranza per tentato omicidio aggravato. La barista è stata soccorsa dagli operatori del 118 e trasportata all’ospedale di Bassano del Grappa, dove resta in prognosi riservata. L’uomo domani sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Vicenza.

La vicenda ha scosso Marostica e il territorio vicentino, ma soprattutto ha messo in luce il coraggio di chi, in un momento di paura e violenza, ha deciso di non voltarsi dall’altra parte.