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Caso Forti

Dopo 27 anni di carcere, nuove speranze per la libertà di Chico Forti a Verona

L’udienza al Tribunale di sorveglianza potrebbe segnare la fine del lungo calvario per l’ex produttore televisivo, con la famiglia che attende fiduciosa

Enrico "Chico" Forti

Enrico "Chico" Forti

Un filo di speranza si accende per Enrico “Chico” Forti, detenuto da oltre un quarto di secolo per l’omicidio di Dale Pike. Ieri si è tenuta a Verona, presso il Tribunale di sorveglianza, l’udienza che potrebbe decidere sulla concessione della libertà condizionale per l’ex produttore televisivo, attualmente rinchiuso nel carcere di Montorio.

A dichiararlo è Gianni Forti, zio di Chico: “Abbiamo fondate speranze che possa ottenere la libertà dopo 27 anni di detenzione. L’ultimo periodo lo ha trascorso proprio a Montorio, e la sua condotta è sempre stata impeccabile. Dovrebbe quindi avere diritto alla scarcerazione, considerando anche gli anni già scontati in Florida e il fatto che non è mai stato ritenuto pericoloso”.

La famiglia attende con ansia la decisione del tribunale, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni. “Speriamo che sia la fine di un incubo lungo ventisette anni – aggiunge Forti – per Chico, per la madre anziana e per i tre figli, che non vede da quando erano piccoli, di uno, tre e cinque anni”.

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