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Colognola ai Colli, la sala slot è troppo vicina al Poliambulatorio: il TAR blocca tutto

La decisione arriva perché la nuova attività sarebbe troppo vicina al Poliambulatorio Galeno di Verona Est, considerato un “luogo sensibile” dalla legge regionale sul gioco d'azzardo

Foto del Poliambulatorio Galeno

Foto del Poliambulatorio Galeno

Stop dall’ente giudiziario regionale per l’avvio di una nuova sala scommesse nel cuore di Colognola ai Colli. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, Sezione Terza, ha respinto il ricorso di un imprenditore veronese, titolare della società ‘Due S.r.l.S.’, che chiedeva il via libera per l’apertura di un punto di raccolta scommesse e l’installazione di Videolotteries (VLT) nel centro abitato.

Il motivo? La nuova sala sarebbe stata troppo vicina al Poliambulatorio Galeno, a meno di 400 metri di distanza, struttura regolarmente operativa e aperta al pubblico. Secondo il Tar, questo la qualifica come “luogo sensibile”, soggetto alle norme regionali che tutelano la salute dei cittadini vietando l’avvio di attività di gioco d’azzardo nelle immediate vicinanze.

L’imprenditore contestava la decisione sostenendo che il Poliambulatorio fosse in realtà chiuso al pubblico e utilizzato solo per medicina del lavoro aziendale. Il tribunale, però, ha confermato che la struttura è attrezzata per attività ambulatoriali e accessibile a chiunque ne abbia bisogno.

La legge regionale veneta del 2019, richiamata nella sentenza, punta a proteggere la salute pubblica e non limita la libertà di fare impresa. Così, la Questura di Verona ha agito correttamente nel negare l’autorizzazione, rispettando le regole e garantendo la sicurezza dei residenti.

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