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Criminalità e degrado

Cinque borseggiatrici minorenni fermate a Venezia: avevano tentato due colpi in piazza San Marco

Due interventi del Nucleo Antiborseggio hanno bloccato sul nascere i furti messi in atto da giovani pregiudicate nella zona più affollata della città

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Piazza San Marco, Venezia

Due episodi di borseggio sono stati sventati a Venezia nel giro di pochi giorni grazie all’intervento tempestivo del Nucleo Antiborseggio della Polizia Locale. Cinque ragazze minorenni, tutte già conosciute dalle forze dell’ordine per analoghi episodi, sono state fermate mentre tentavano di sottrarre oggetti a turisti nella zona di San Marco.

Il primo episodio è avvenuto sabato 20 settembre in Calle Vallaresso. Due tredicenni hanno cercato di rubare lo zaino di una turista coreana diretta verso l’imbarcadero “San Marco Vallaresso”. Una delle ragazze ha aperto la zip con un gesto fulmineo, mentre l’altra la copriva. L’azione è stata subito bloccata dagli agenti, che hanno identificato le minori e accompagnato la turista a formalizzare la querela. Le due ragazze, non imputabili per legge, sono state portate in una struttura di accoglienza dopo gli accertamenti di rito.

Il secondo tentativo è avvenuto mercoledì 23 settembre tra Frezzeria e Salizada San Moisè. Tre ragazze – una tredicenne, una quattordicenne e una quindicenne – hanno preso di mira una turista inglese lungo Calle XXII Marzo, vicino alla Chiesa di San Moisè. L’intervento immediato degli agenti ha permesso di fermarle mentre la tredicenne aveva ancora la mano nello zaino della vittima. Le due più grandi sono state deferite all’Autorità Giudiziaria minorile e tutte e tre affidate a comunità di accoglienza.

“Ancora una volta la prontezza e la professionalità del Nucleo Antiborseggio hanno impedito che i turisti venissero derubati – ha commentato l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce – Il nostro impegno è costante per garantire la tranquillità e il decoro in una zona delicata e frequentata come San Marco. Serve però anche un quadro normativo più incisivo e pene più severe per fare davvero da deterrente”.

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