Tentata truffa a un anziano a Santa Maria di Sala: due giovani campani arrestati dai Carabinieri

Un 20enne e un 27enne di origine campana fermati dopo aver cercato di estorcere denaro a un 88enne spacciandosi per avvocato e Carabinieri

Adamo Chiesa

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25.09.2025 - 17:00

Il Comando dei Carabinieri di Santa Maria di Sala

Un’azione rapida e attenta ha permesso ai Carabinieri di Mirano di sventare ieri pomeriggio una tentata truffa ai danni di un anziano residente in città. Protagonisti della vicenda un 20enne e un 27enne di origine campana, finiti nei guai dopo aver cercato di raggirare un 88enne. Secondo quanto ricostruito, l’anziano ha ricevuto una telefonata da qualcuno che si spacciava prima per avvocato e poi per Carabiniere, raccontando una presunta vicenda legata a un incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il figlio. L’interlocutore chiedeva soldi in contanti per evitare problemi legali. Fortunatamente, a rispondere è stato il figlio dell’88enne, che ha subito capito il tentativo di truffa. Fingendo di essere il padre, ha intrattenuto la conversazione e, nel frattempo, ha contattato il numero di emergenza 112. La Centrale Operativa ha inviato due pattuglie della Compagnia di Mestre a presidiare la zona, mentre i Carabinieri di Mirano si sono appostati in borghese vicino all’abitazione. Poco dopo, uno dei truffatori è arrivato per ritirare il denaro ed è stato bloccato sul posto, mentre il complice è stato fermato poco distante, in auto, in attesa del ritorno del compagno. Dopo l’udienza di convalida celebrata il 25 settembre, i due giovani sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza e all’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria. L’intervento tempestivo e l’attenzione del figlio hanno così impedito che la truffa andasse a buon fine.

Secondo quanto ricostruito, l’anziano ha ricevuto una telefonata da qualcuno che si spacciava prima per avvocato e poi per Carabiniere, raccontando una presunta vicenda legata a un incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il figlio. L’interlocutore chiedeva soldi in contanti per evitare problemi legali.

Fortunatamente, a rispondere è stato il figlio dell’88enne, che ha subito capito il tentativo di truffa. Fingendo di essere il padre, ha intrattenuto la conversazione e, nel frattempo, ha contattato il numero di emergenza 112.

La Centrale Operativa ha inviato due pattuglie della Compagnia di Mestre a presidiare la zona, mentre i Carabinieri di Mirano si sono appostati in borghese vicino all’abitazione. Poco dopo, uno dei truffatori è arrivato per ritirare il denaro ed è stato bloccato sul posto, mentre il complice è stato fermato poco distante, in auto, in attesa del ritorno del compagno.

Dopo l’udienza di convalida celebrata il 25 settembre, i due giovani sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza e all’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria. L’intervento tempestivo e l’attenzione del figlio hanno così impedito che la truffa andasse a buon fine.