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Gel tossici e lavoratori in nero: blitz della Finanza in un centro estetico di Conegliano

La Guardia di Finanza di Treviso sequestra cosmetici vietati e scopre tre dipendenti irregolari

Gel tossici e lavoratori in nero: blitz della Finanza in un centro estetico di Conegliano

Foto di repertorio

Un controllo di routine si è trasformato in un intervento decisivo per la tutela della salute pubblica e della legalità nel mondo del lavoro. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito di un’operazione mirata alla sicurezza dei prodotti cosmetici e alla regolarità occupazionale, hanno sequestrato oltre 30 confezioni di gel per unghie contenenti una sostanza vietata e scoperto tre lavoratori impiegati in nero all’interno di un centro estetico della zona, gestito da cittadini di nazionalità cinese.

Il blitz è stato condotto dai militari della Compagnia di Conegliano, che hanno accertato come nell’attività venisse utilizzato un gel automodellante contenente TPO (Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide), sostanza vietata in Europa dal 1° settembre scorso perché ritenuta tossica per la riproduzione umana.
Il composto, noto per accelerare l’asciugatura dei prodotti cosmetici, è stato bandito dalla normativa comunitaria proprio per i suoi potenziali effetti nocivi sulla salute.

Il titolare del centro estetico è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Treviso per violazione delle norme che disciplinano l’uso di sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche. Contestualmente, i militari hanno avviato i controlli anche sul fronte del lavoro, accertando la presenza di tre addetti irregolari, privi di contratto e non registrati come lavoratori.

Una situazione che potrebbe portare, come previsto dalla legge, alla sospensione dell’attività, qualora la percentuale dei dipendenti in nero superi il 10% del personale presente al momento del controllo. La segnalazione è già stata inviata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Treviso, che ora valuterà i provvedimenti del caso.

L’operazione rientra nel quadro dell’impegno della Guardia di Finanza di Treviso per la tutela del consumatore e il rispetto delle regole nel mercato del lavoro: “Controlli come questo – fanno sapere dal Comando – servono a garantire una concorrenza leale tra imprese e a proteggere i cittadini da prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei e nazionali”.

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