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Denuncia sindacale

Nuovo cambio di appalto mette a rischio decine di autisti nel polo logistico Amazon di Vigonza

La Filt Cgil di Padova denuncia una possibile interruzione dei contratti e la perdita di diritti per i lavoratori, criticando la gestione di Amazon e delle società subappaltatrici locali

Il centro di smistamento Amazon a Vigonza

Il centro di smistamento Amazon a Vigonza

Ancora tensioni nel polo logistico Amazon di Vigonza, dove un cambio di appalto potrebbe mettere a rischio il lavoro di decine di autisti driver. La società Aelog, che gestiva l’appalto fino ad oggi, cederà il servizio a Tiway dal 28 settembre, giorno che cade di domenica. Secondo la Filt Cgil Padova, il passaggio rischia di tradursi in licenziamenti temporanei per 60-70 lavoratori, che verrebbero poi riassunti il giorno successivo, interrompendo di fatto la continuità dei contratti.

“Abbiamo ricevuto la comunicazione da Amazon Italia Transport – spiegano i rappresentanti sindacali Daniel Perta e Katia Basso – e subito abbiamo chiesto chiarimenti, ma ci siamo scontrati con Assoespressi, l’associazione datoriale che riunisce le due aziende. Amazon, invece, è stata assente all’incontro”.

Il nodo della questione riguarda l’articolo 42 del contratto nazionale della logistica, trasporto merci e spedizioni, che prevede il “passaggio diretto senza interruzioni” dei lavoratori tra le aziende. La proposta di licenziamento e riassunzione avanzata dalle società, secondo il sindacato, violerebbe questo principio, mettendo a rischio diritti acquisiti come scatti di anzianità, TFR e altri benefici contrattuali.

Oltre alla continuità del lavoro, emergono preoccupazioni fiscali: i lavoratori potrebbero ricevere due certificazioni uniche nello stesso anno, con possibili ricadute sulla dichiarazione dei redditi. “Abbiamo anche verificato che Aelog non ha versato il TFR a 10-15 lavoratori, in alcuni casi da oltre un anno e mezzo. Il cambio di società rischia di sollevare Aelog dalle responsabilità”, aggiungono Perta e Basso.

La Filt Cgil di Padova annuncia quindi la sua ferma opposizione all’operazione e promette di vigilare affinché i diritti dei lavoratori del territorio veneto siano tutelati, chiedendo trasparenza e il rispetto degli accordi già sottoscritti con la Regione Veneto per la legalità negli appalti.

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