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Soranzo (FdI) sull’aggressione alla troupe Rai: “Non vanifichiamo l’impegno nella promozione della città”

Il vicepresidente del Consiglio regionale invita a un presidio più forte nella zona stazione e sollecita la collaborazione di istituzioni e associazioni: “Padova merita una porta d’accesso diversa”

Enoch Soranzo, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto

Enoch Soranzo, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto

L’aggressione subita nei giorni scorsi da una troupe di Porta a Porta a Padova continua a suscitare reazioni nel dibattito politico regionale. A intervenire è stato Enoch Soranzo, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto (Fratelli d’Italia), che ha richiamato l’attenzione sul rischio di compromettere l’immagine della città.

“Padova investe milioni di euro in promozione turistica e attrae circa 30mila tra studenti e professori che scelgono di vivere qui – ha dichiarato – tuttavia, si rischia di vedere tutto vanificato a causa di un gruppo di cosiddetti ‘maranza’”.

Soranzo ha chiesto un impegno più visibile sul fronte della sicurezza: “Mi chiedo se sia possibile far lavorare di più Polizia municipale e altre realtà associative per dare idea di presenza. Altro che dibattito sulla zona rossa: chiedo a tutti di fare la propria parte”.

Il vicepresidente ha ricordato come il Ministero dell’Interno abbia recentemente stanziato fondi per la nuova Questura, inviando nel frattempo più agenti a Padova: “Il Governo fa la sua parte, e da parte degli agenti di polizia e carabinieri ho sempre riscontrato grande attenzione e impegno”.

Concludendo, Soranzo ha rivolto un appello al Comune: “Mi auguro che nessuno oggi minimizzi e che si ragioni, ad esempio, su un presidio fisso. Sarebbe un passo in avanti. Padova merita di avere una porta d’accesso diversa da quella che ognuno di noi vive oggi”.

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