Spresiano: i controlli congiunti di Carabinieri e Ispettorato del Lavoro portano alla chiusura temporanea di due aziende

Durante un’operazione mirata sulla sicurezza e la regolarità dei rapporti di lavoro, due imprese locali sono state multate per un totale di 30.000 euro e sospese fino alla messa in regola

Adamo Chiesa

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27.09.2025 - 10:45

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Il 26 settembre 2025, a Spresiano (TV), i Carabinieri della locale Stazione, insieme al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso, hanno svolto un controllo mirato nel settore della sicurezza sul lavoro e della regolarità dei rapporti di lavoro. Al termine delle verifiche, un 50enne originario di Catania, amministratore unico di una società di logistica con sede a Treviso, è stato deferito e sanzionato per omesso aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi. Parallelamente, un 32enne di origine marocchina, residente a Villorba e titolare di una ditta individuale operante a Spresiano, è stato multato per aver impiegato un lavoratore senza regolare contratto e senza averne dato comunicazione al Centro per l’Impiego. Le due aziende sono state sottoposte a chiusura temporanea fino alla regolarizzazione delle prescrizioni impartite, con ammende complessive pari a 30.000 euro. L’operazione è stata promossa anche alla luce della presenza, tra i lavoratori impiegati, di due soggetti 52enni della provincia di Treviso, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Treviso in regime di semilibertà e autorizzati a prestare attività lavorativa presso una delle aziende controllate.

Al termine delle verifiche, un 50enne originario di Catania, amministratore unico di una società di logistica con sede a Treviso, è stato deferito e sanzionato per omesso aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi. Parallelamente, un 32enne di origine marocchina, residente a Villorba e titolare di una ditta individuale operante a Spresiano, è stato multato per aver impiegato un lavoratore senza regolare contratto e senza averne dato comunicazione al Centro per l’Impiego.

Le due aziende sono state sottoposte a chiusura temporanea fino alla regolarizzazione delle prescrizioni impartite, con ammende complessive pari a 30.000 euro. L’operazione è stata promossa anche alla luce della presenza, tra i lavoratori impiegati, di due soggetti 52enni della provincia di Treviso, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Treviso in regime di semilibertà e autorizzati a prestare attività lavorativa presso una delle aziende controllate.