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Studente di Treviso sorpreso con sigarette elettroniche di contrabbando: sequestrati 7 kg di ricariche

Le “svapette” destinate alla rivendita tra compagni, molti minorenni

Studente di Treviso sorpreso con sigarette elettroniche di contrabbando: sequestrati 7 kg di ricariche

Foto di repertorio

Trasportava nello zaino 72 ricariche usa e getta per sigarette elettroniche, per un peso complessivo di 7 chilogrammi, destinate alla rivendita tra studenti, molti dei quali minorenni. A scoprire l’attività illegale sono stati i militari della Guardia di Finanza di Castelfranco Veneto, in collaborazione con i Carabinieri e con l’ausilio dell’unità cinofila.

L’operazione si inserisce nel contesto dei controlli rafforzati nei pressi degli istituti scolastici, attivati all’avvio dell’anno scolastico per prevenire ogni forma di illegalità tra i più giovani.

Contrabbando online: le “svapo” arrivavano dalla Cina

Dalle indagini è emerso che le ricariche contenenti nicotina e altri liquidi da inalazione erano state acquistate da una piattaforma cinese attiva sui social network, specializzata nella vendita di prodotti da fumo. I dispositivi erano privi di etichettatura in italiano e non conformi alle norme doganali italiane, configurando a tutti gli effetti un caso di contrabbando.

La legge italiana, in vigore dal 1° gennaio 2025, vieta la vendita online di prodotti contenenti nicotina. È consentita solo la compravendita presso rivendite autorizzate, anche per tutelare i minori da potenziali rischi sanitari.

Sanzione record: oltre 36.000 euro. Coinvolti anche i genitori

Al giovane studente – minorenne – è stato notificato un verbale di contestazione con una sanzione amministrativa superiore a 36.000 euro. Come previsto dalla normativa, la responsabilità economica ricade anche sui genitori, che saranno chiamati a rispondere per la condotta del figlio.

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