Casier, furti nei supermercati Interspar: identificati e denunciati gli autori

Due uomini, un 34enne russo e un 28enne georgiano, accusati di furto aggravato

Stefano Gabbiano

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08.10.2025 - 13:12

Foto di repertorio

Sono stati individuati i responsabili dei furti avvenuti nei supermercati Interspar di Venezia Mestre e Casier lo scorso 4 settembre. Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Stazione di Dosson hanno denunciato due uomini, un 34enne di origine russa e un 28enne georgiano, entrambi irregolari sul territorio nazionale e già noti alle forze dell'ordine. I due sono accusati di furto aggravato in concorso. L’indagine è stata avviata a seguito delle segnalazioni per i due furti, che avevano avuto come obiettivo i reparti cosmetici dei supermercati “Interspar” situati a Venezia Mestre (via Paccarella) e Casier (via Pindemonte). I ladri, dopo aver sottratto numerosi prodotti di marca, dal valore complessivo di circa 4.900 euro, li avevano rivenduti nel mercato parallelo. Le indagini e il ruolo delle telecamere Le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato all’analisi dei filmati di videosorveglianza, oltre che ad una serie di controlli sul territorio e verifiche sugli applicativi di polizia. Grazie a questi strumenti, è stato possibile identificare con certezza i colpevoli e raccogliere prove schiaccianti a loro carico.

Sono stati individuati i responsabili dei furti avvenuti nei supermercati Interspar di Venezia Mestre e Casier lo scorso 4 settembre. Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Stazione di Dosson hanno denunciato due uomini, un 34enne di origine russa e un 28enne georgiano, entrambi irregolari sul territorio nazionale e già noti alle forze dell'ordine. I due sono accusati di furto aggravato in concorso.

L’indagine è stata avviata a seguito delle segnalazioni per i due furti, che avevano avuto come obiettivo i reparti cosmetici dei supermercati “Interspar” situati a Venezia Mestre (via Paccarella) e Casier (via Pindemonte). I ladri, dopo aver sottratto numerosi prodotti di marca, dal valore complessivo di circa 4.900 euro, li avevano rivenduti nel mercato parallelo.

Le indagini e il ruolo delle telecamere

Le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato all’analisi dei filmati di videosorveglianza, oltre che ad una serie di controlli sul territorio e verifiche sugli applicativi di polizia. Grazie a questi strumenti, è stato possibile identificare con certezza i colpevoli e raccogliere prove schiaccianti a loro carico.