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Strage di Castel D'Azzano
16.10.2025 - 16:32
I tre fratelli Ramponi
Proseguono le indagini sull’esplosione avvenuta nella notte tra lunedì e martedì scorso nel casolare di famiglia a Castel d’Azzano, nel Veronese, che ha provocato la morte di tre carabinieri e il ferimento di altre 34 persone. Nel frattempo, il Tribunale di Verona ha convalidato gli arresti dei tre fratelli Ramponi, accusati di strage.
Dino Ramponi, detenuto nel carcere di Montorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia. “Ho avuto un breve colloquio molto sommario con il mio assistito poco prima dell’udienza – ha spiegato l’avvocato Fabio Porta –. Non sono psicologo, ma mi è sembrato lucido e presente. Ho consigliato di non rispondere, perché non disponiamo ancora di tutta la documentazione necessaria per valutare gli aspetti più rilevanti della vicenda, che è estremamente grave”.
Anche Franco Ramponi ha scelto di non rispondere davanti al Gip Carola Musio. La sorella, Maria Luisa Ramponi, rimasta gravemente ferita nell’esplosione, è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Borgo Trento e resta intubata. Il suo arresto è stato convalidato alla presenza del difensore Alessandro Ballottin.
Domani mattina è attesa la comunicazione ufficiale sull’ordinanza del Gip riguardo alle misure cautelari, che con ogni probabilità confermerà il carcere per i tre fratelli. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Silvia Facciotti, continueranno a lungo per ricostruire la dinamica dell’esplosione e chiarire ogni dettaglio della tragedia che ha scosso l’intera provincia di Verona.
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