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Strage di Castel D'Azzano

Convalidati gli arresti dei tre fratelli Ramponi: Franco e Dino fanno scena muta davanti al GIP

Dopo l’esplosione del casolare alle porte di Verona che ha ucciso tre agenti e causato decine di feriti, il Gip conferma il carcere per Dino, Franco e Maria Luisa Ramponi

I tre fratelli Ramponi

I tre fratelli Ramponi

Proseguono le indagini sull’esplosione avvenuta nella notte tra lunedì e martedì scorso nel casolare di famiglia a Castel d’Azzano, nel Veronese, che ha provocato la morte di tre carabinieri e il ferimento di altre 34 persone. Nel frattempo, il Tribunale di Verona ha convalidato gli arresti dei tre fratelli Ramponi, accusati di strage.

Dino Ramponi, detenuto nel carcere di Montorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia. “Ho avuto un breve colloquio molto sommario con il mio assistito poco prima dell’udienza – ha spiegato l’avvocato Fabio Porta –. Non sono psicologo, ma mi è sembrato lucido e presente. Ho consigliato di non rispondere, perché non disponiamo ancora di tutta la documentazione necessaria per valutare gli aspetti più rilevanti della vicenda, che è estremamente grave”.

Anche Franco Ramponi ha scelto di non rispondere davanti al Gip Carola Musio. La sorella, Maria Luisa Ramponi, rimasta gravemente ferita nell’esplosione, è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Borgo Trento e resta intubata. Il suo arresto è stato convalidato alla presenza del difensore Alessandro Ballottin.

Domani mattina è attesa la comunicazione ufficiale sull’ordinanza del Gip riguardo alle misure cautelari, che con ogni probabilità confermerà il carcere per i tre fratelli. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Silvia Facciotti, continueranno a lungo per ricostruire la dinamica dell’esplosione e chiarire ogni dettaglio della tragedia che ha scosso l’intera provincia di Verona.

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