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Femminicidio a Riese Pio X, il killer di Vanessa Ballan chiede l’Appello contro l’ergastolo

Bujar Fandaj, condannato per l’omicidio premeditato della giovane mamma trevigiana, prova a riaprire il processo davanti ai giudici veneziani, nonostante la brutalità dell’aggressione e le prove raccolte

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Un nuovo capitolo nella drammatica vicenda di Riese Pio X: Bujar Fandaj, 40 anni, che lo scorso 19 dicembre aveva ucciso Vanessa Ballan, la giovane mamma di 26 anni alla dodicesima settimana di gravidanza, ha deciso di presentare ricorso in Appello contro la condanna all’ergastolo.

La Corte d’Assise di Treviso, lo scorso 9 luglio, aveva inflitto l’ergastolo al 40enne, sottolineando come l’omicidio non fosse stato un gesto d’impulso ma un’azione premeditata, maturata dopo mesi di ossessione e controllo sulla vittima. Vanessa era già mamma di un bambino di cinque anni e aveva deciso di chiudere la relazione con Fandaj, che in passato l’aveva anche perseguitata e minacciata, arrivando a inviare video intimi al compagno della donna come forma di vendetta.

Secondo le motivazioni dei giudici, descritte in 53 pagine, Fandaj aveva pianificato l’aggressione, sfondando la porta finestra con un martello e colpendo Vanessa con numerose coltellate, alcune così profonde da ferire gli organi vitali. Nonostante le scuse rivolte ai familiari della vittima e un presunto pentimento, per la Corte la crudeltà del gesto e la premeditazione rendevano inevitabile la condanna senza possibilità di attenuanti.

Ora, con il ricorso in Appello, il killer chiede una nuova valutazione davanti ai giudici di Venezia, nella speranza di ridurre la pena. La comunità trevigiana resta sconvolta da questa vicenda che ha portato alla luce il lato più oscuro di una relazione segnata da stalking, minacce e violenza psicologica.

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