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Cronaca
20.10.2025 - 08:38
Foto di repertorio
Giornate intense per la Polizia di Stato del capoluogo euganeo, impegnata in una serie di interventi che hanno portato a quattro arresti per reati che spaziano dallo spaccio di droga, alla tentata truffa agli anziani, fino all’esecuzione di ordini di carcerazione pendenti.
Il primo intervento è avvenuto nella serata di domenica 19 ottobre, quando una pattuglia della Squadra Mobile, durante un servizio di contrasto allo spaccio, ha arrestato un 23enne tunisino irregolare, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato sorpreso a cedere una dose di cocaina in cambio di 50 euro a un operaio italiano nei pressi della chiesa delle Granze. I poliziotti, appostati nelle vicinanze, sono intervenuti immediatamente, recuperando sia la sostanza stupefacente che il denaro. Durante la perquisizione personale, il giovane è stato trovato in possesso di oltre 700 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Dopo l’arresto e la convalida da parte del GIP, il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha disposto l’espulsione immediata del cittadino tunisino, che è stato accompagnato al CPR di Gradisca d’Isonzo in attesa del rimpatrio.
Nel pomeriggio di martedì 14 ottobre, un’altra operazione ha permesso di sventare una tentata truffa ai danni di un anziano di 81 anni, residente in zona Madonna Pellegrina. L’uomo aveva ricevuto una telefonata da un sedicente “maresciallo” che lo avvisava dell’arrivo di un incaricato per controllare denaro e gioielli custoditi in casa. L’anziano, insospettito, ha chiesto un tesserino identificativo, mettendo in fuga il truffatore e allertando la Polizia. Le Volanti, intervenute sul posto, hanno rintracciato poco distante un uomo corrispondente alla descrizione, in evidente stato di agitazione. Si tratta di un 29enne originario di Aversa, con precedenti per violenza sessuale di gruppo, che è stato arrestato in flagranza per tentata truffa aggravata.
Nel corso dei controlli di routine, la Sezione Volanti ha eseguito due ordini di carcerazione. Il primo riguarda un 47enne tunisino, fermato in piazza Salvemini martedì 15 ottobre. L’uomo, con numerosi precedenti per spaccio, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e associazione per delinquere, è risultato destinatario di un provvedimento emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Venezia, per l'espiazione di una pena di un anno e tre mesi. È stato accompagnato alla Casa Circondariale di Padova.
Il secondo intervento è avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 ottobre. Un 17enne, precedentemente allontanatosi da una comunità per minori dove era stato collocato per una rapina aggravata, ha contattato il 113 manifestando l’intenzione di costituirsi. È stato intercettato in zona Stanga, arrestato e trasferito presso l’istituto penale minorile.
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