Orrore a Venezia: papà abusa di sua figlia e le trasmette un batterio, condannato a 20 anni

La scoperta è arrivata grazie alla diagnosi di un'infezione

Stefano Gabbiano

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21.10.2025 - 12:17

Immagine di repertorio

Un uomo di 52 anni, accusato di abusi sessuali su sua figlia di appena cinque anni, è stato condannato a vent'anni di reclusione. La vicenda, riportata dall'Arena di Verona e dal Corriere del Veneto, ha sconvolto Venezia e si è rivelata in modo inaspettato quando la bambina ha contratto un batterio trasmesso dal padre. Durante l'udienza, la piccola, ascoltata in modo protetto, ha riferito di aver perduto il conto delle volte in cui veniva costretta a rapporti sessuali con il genitore. La minore, inoltre, ha subito anche gravi maltrattamenti e lesioni che hanno aggravato la sua condizione. La famiglia era segnata da violenze anche nei confronti della compagna dell'uomo, che veniva brutalmente picchiata. Nonostante fosse stato obbligato a presentarsi regolarmente presso le stazioni dei carabinieri, l'uomo ha più volte ignorato tale ordine, scatenando l'intervento delle autorità e l'arresto, avvenuto a Cremona, lo scorso febbraio. La sentenza ha riconosciuto la gravità delle accuse e ha inflitto una pena di 20 anni di carcere all'uomo.

Un uomo di 52 anni, accusato di abusi sessuali su sua figlia di appena cinque anni, è stato condannato a vent'anni di reclusione.

La vicenda, riportata dall'Arena di Verona e dal Corriere del Veneto, ha sconvolto Venezia e si è rivelata in modo inaspettato quando la bambina ha contratto un batterio trasmesso dal padre.

Durante l'udienza, la piccola, ascoltata in modo protetto, ha riferito di aver perduto il conto delle volte in cui veniva costretta a rapporti sessuali con il genitore.

La minore, inoltre, ha subito anche gravi maltrattamenti e lesioni che hanno aggravato la sua condizione. La famiglia era segnata da violenze anche nei confronti della compagna dell'uomo, che veniva brutalmente picchiata.

Nonostante fosse stato obbligato a presentarsi regolarmente presso le stazioni dei carabinieri, l'uomo ha più volte ignorato tale ordine, scatenando l'intervento delle autorità e l'arresto, avvenuto a Cremona, lo scorso febbraio.

La sentenza ha riconosciuto la gravità delle accuse e ha inflitto una pena di 20 anni di carcere all'uomo.