Ergastolo per Erik Zorzi: condannato per l'omicidio di Nicoleta Rotaru e l'inscenamento di un suicidio

La donna, madre di due bambine, fu uccisa a Abano Terme nel 2023

Stefano Gabbiano

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23.10.2025 - 21:58

Omicidio Rotaru, in tribunale gli audio agghiaccianti dell'ex marito: "Se mi porti via le figlie ti spezzo il collo"

Nicoleta Rotaru

Il Tribunale di Padova ha condannato Erik Zorzi, 43 anni, all’ergastolo per l’omicidio della sua ex compagna, Nicoleta Rotaru, 39 anni, uccisa il 20 agosto 2023 nella loro abitazione ad Abano Terme. Oltre alla condanna a vita, la Corte ha disposto la decadenza della potestà genitoriale, considerando il comportamento dell’imputato come particolarmente grave. Inizialmente, la morte di Nicoleta era stata attribuita a un suicidio, ma un’inchiesta approfondita ha rivelato che si trattava di un omicidio mascherato. Il colpo decisivo è arrivato grazie alla determinazione degli avvocati dei familiari di Nicoleta, che sono riusciti a recuperare una registrazione audio risalente alla notte dell’omicidio. In questa registrazione, la vittima, con il suo telefono cellulare, aveva documentato gli ultimi istanti della sua vita, svelando la dinamica dell’aggressione da parte di Zorzi. L’omicidio è stato scoperto solo mesi dopo il fatto, portando all’arresto di Zorzi nel marzo 2024. Durante il processo, la difesa ha cercato di ridurre la gravità delle accuse, ma la Corte ha ritenuto le prove schiaccianti, condannando l’imputato all’ergastolo. In aggiunta alla condanna penale, il giudice ha deciso di inviare gli atti alla Procura Generale della Corte d’Appello, con l’intento di esaminare il comportamento dei carabinieri durante le indagini. Gli inquirenti avevano ricevuto precedenti denunce dalla vittima, ma sembra che non siano state adeguatamente prese in considerazione, sollevando dubbi sulla conduzione delle indagini.

Il Tribunale di Padova ha condannato Erik Zorzi, 43 anni, all’ergastolo per l’omicidio della sua ex compagna, Nicoleta Rotaru, 39 anni, uccisa il 20 agosto 2023 nella loro abitazione ad Abano Terme. Oltre alla condanna a vita, la Corte ha disposto la decadenza della potestà genitoriale, considerando il comportamento dell’imputato come particolarmente grave.

Inizialmente, la morte di Nicoleta era stata attribuita a un suicidio, ma un’inchiesta approfondita ha rivelato che si trattava di un omicidio mascherato. Il colpo decisivo è arrivato grazie alla determinazione degli avvocati dei familiari di Nicoleta, che sono riusciti a recuperare una registrazione audio risalente alla notte dell’omicidio. In questa registrazione, la vittima, con il suo telefono cellulare, aveva documentato gli ultimi istanti della sua vita, svelando la dinamica dell’aggressione da parte di Zorzi.

L’omicidio è stato scoperto solo mesi dopo il fatto, portando all’arresto di Zorzi nel marzo 2024. Durante il processo, la difesa ha cercato di ridurre la gravità delle accuse, ma la Corte ha ritenuto le prove schiaccianti, condannando l’imputato all’ergastolo.

In aggiunta alla condanna penale, il giudice ha deciso di inviare gli atti alla Procura Generale della Corte d’Appello, con l’intento di esaminare il comportamento dei carabinieri durante le indagini. Gli inquirenti avevano ricevuto precedenti denunce dalla vittima, ma sembra che non siano state adeguatamente prese in considerazione, sollevando dubbi sulla conduzione delle indagini.