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Cronaca
29.10.2025 - 09:39
Foto di repertorio
La Polizia di Stato ha arrestato un 52enne veneziano accusato di aver prodotto materiale pedopornografico utilizzando strumenti di intelligenza artificiale generativa. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia e condotta dagli specialisti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, rappresenta uno dei primi casi in Italia di sfruttamento della tecnologia dell’IA per finalità criminali di questa natura.
L’indagine è nata da una segnalazione trasmessa da un’organizzazione internazionale per la tutela dei minori online, che indicava la possibile detenzione da parte del sospettato di immagini a contenuto pedopornografico. Attraverso un’attenta analisi dei dati telematici e complesse attività di digital forensic, gli investigatori hanno rintracciato i collegamenti Internet riconducibili all’abitazione dell’uomo.
Durante la perquisizione domiciliare, disposta dall’Autorità giudiziaria, gli agenti hanno scoperto un sofisticato sistema informatico utilizzato per creare immagini di minori in pose sessualmente esplicite mediante reti neurali addestrate su database contenenti materiale reale. Le verifiche tecniche hanno permesso di accertare la produzione di oltre 900 immagini pedopornografiche generate artificialmente, caratterizzate da un elevato realismo e difficilmente distinguibili da fotografie autentiche.
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