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Processo baby gang
29.10.2025 - 16:49
Foto di repertorio
Era una normale giornata estiva, quella del 21 luglio 2020, quando un episodio di violenza aveva scosso il parco Rio Rul di Carbonera. Secondo l’accusa, quattro ragazzi appena maggiorenni avrebbero circondato tre minorenni, tentando di sottrarre oggetti personali tra cui uno speaker per la musica, una bici, un cellulare e un paio di occhiali. La scintilla sarebbe stata una catenina d’oro del valore di circa 600 euro.
I protagonisti del caso, ora conclusosi in tribunale, sono W.B., 25enne di Carbonera, F.G., residente a Treviso, I.H., 23enne marocchino di Ponzano, e M.S., trevigiano di 24 anni. Solo I.H. è stato condannato a due mesi di reclusione con pena sospesa per minaccia, mentre gli altri tre sono stati assolti con formula piena: “perché il fatto non sussiste”.
Secondo l’accusa, F.G. e M.S. si sarebbero avvicinati ai minorenni mostrando interesse per uno speaker portatile, provocando una colluttazione e perdendo la collanina d’oro in questione. M.S. avrebbe poi chiamato altri ragazzi, tra cui W.B., con strumenti come un cacciavite e una chiave inglese, per accerchiare le vittime. La situazione sarebbe degenerata con minacce e violenze fisiche, ma durante il processo nessuna di queste circostanze è stata confermata.
Le vittime, inizialmente portate al pronto soccorso, hanno visto gran parte della vicenda smentita in aula.
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