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Bilancio sicurezza

Città sicura, città felice: il Sindaco Pierobon traccia un bilancio della gestione della Fiera Franca

Nessun incidente, pochi scippi e un’intera città mobilitata per far conoscere, in sicurezza e con ordine, i sapori dell’Alta Padovana

Foto della Fiera Franca di quest'anno

Foto della Fiera Franca di quest'anno

La Fiera Franca si è confermata un successo anche sul fronte sicurezza, che ha visto mobilitati Polizia, Carabinieri, Protezione Civile e Croce Rossa, oltre a 200 steward incaricati di dare indicazioni e gestire i flussi di visitatori. La fiera-evento di Cittadella ha coinvolto agenti e volontari da tutta la provincia di Padova, anche per gestire al meglio questa edizione “allungata”, in cui gli stand gastronomici hanno aperto mezza giornata prima rispetto al solito.

Non sono mancati episodi isolati di microcriminalità, ma tutti i colpevoli sono stati assicurati alla giustizia: “Un gruppo di ragazzini, immigrati di seconda generazione ma italiani al 100%, ha minacciato dei coetanei per rubare loro 40 euro – spiega il Sindaco Luca Pierobon – mentre due presunte scippatrici, sorprese dalle telecamere, hanno ricevuto il Daspo.”

Non sono mancati episodi di ubriachezza molesta, ma gli stessi commercianti hanno aiutato ad allontanare i responsabili senza proteste, mossi, secondo il primo cittadino del borgo padovano, dal senso del dovere ma anche e soprattutto dall’amore per il territorio e per la Fiera, che solo commercianti profondamente radicati nel territorio possono provare.

I sanitari sono dovuti intervenire in una sola occasione, quando un visitatore ha avuto un malore in pieno centro storico, ma la presenza degli steward ha permesso di gestire il flusso di persone e aprire un varco per l’ambulanza, che ha raggiunto l’uomo senza difficoltà permettendo un intervento rapido ed efficace.

Infine, un’oculata pianificazione ha permesso di evitare assembramenti, grazie ai numerosi parcheggi situati appena fuori dalle mura cittadine e alla distribuzione degli stand gastronomici, tra cui quello che viene chiamato tradizionalmente “Il bancone gastronomico” ma che in realtà è un ristorante a tutti gli effetti capace di servire anche 800 persone alla volta.

Nicola Canella

 

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