Agente aggredito da un detenuto nel carcere di Padova: arriva la denuncia sindacale

Un giovane poliziotto penitenziario è stato colpito al volto e portato d’urgenza in ospedale. Il sindacato FNS CISL Veneto denuncia: «È lo stesso detenuto già protagonista di un episodio simile la scorsa settimana»

Adamo Chiesa

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03.11.2025 - 17:58

Il carcere Due Palazzi di Padova

Ancora tensione dietro le sbarre del carcere Due Palazzi di Padova. Nella mattinata di oggi un giovane agente della Polizia Penitenziaria è stato vittima di una violenta aggressione da parte di un detenuto, già noto per comportamenti simili. Secondo quanto riferito, l’agente sarebbe stato colpito con forza al volto e, nella caduta, avrebbe battuto la testa a terra. È stato subito soccorso dai colleghi e trasportato al pronto soccorso cittadino, dove ha ricevuto le prime cure. La FNS CISL Veneto, in una nota, ha espresso «la più ferma condanna» per l’accaduto e ha manifestato solidarietà al collega ferito, augurandogli una pronta guarigione. Il sindacato sottolinea inoltre la gravità della vicenda: «L’aggressore – spiegano – sarebbe lo stesso detenuto che, appena sette giorni fa, aveva già colpito un altro agente. Avevamo segnalato il caso con una comunicazione ufficiale il 27 ottobre, ma il detenuto non è stato trasferito». La FNS CISL chiede ora che vengano adottati provvedimenti immediati per garantire maggiore sicurezza al personale in servizio negli istituti penitenziari del Veneto. L’episodio riaccende il dibattito sulle condizioni di lavoro nelle carceri regionali e sull’urgenza di interventi concreti per tutelare chi ogni giorno opera in prima linea.

La FNS CISL Veneto, in una nota, ha espresso «la più ferma condanna» per l’accaduto e ha manifestato solidarietà al collega ferito, augurandogli una pronta guarigione. Il sindacato sottolinea inoltre la gravità della vicenda: «L’aggressore – spiegano – sarebbe lo stesso detenuto che, appena sette giorni fa, aveva già colpito un altro agente. Avevamo segnalato il caso con una comunicazione ufficiale il 27 ottobre, ma il detenuto non è stato trasferito».

La FNS CISL chiede ora che vengano adottati provvedimenti immediati per garantire maggiore sicurezza al personale in servizio negli istituti penitenziari del Veneto. L’episodio riaccende il dibattito sulle condizioni di lavoro nelle carceri regionali e sull’urgenza di interventi concreti per tutelare chi ogni giorno opera in prima linea.