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Cronaca
04.11.2025 - 08:00
												Foto di repertorio
Un colpo di pistola ha rotto la quiete della campagna rodigina nel tardo pomeriggio di ieri. Erano circa le 18.30 quando in una villetta di via Scolo Sinistro Valdentro, ai confini tra Grignano, Villamarzana e Costa, un tentativo di furto si è trasformato in una sparatoria. Secondo le prime ricostruzioni, più di un ladro avrebbe scavalcato la recinzione dell’abitazione, approfittando dell’oscurità.
Uno di loro, però, si sarebbe imbattuto nel proprietario di casa, un uomo sulla sessantina. Alla vista dell’intruso, il residente – che in casa deteneva regolarmente un’arma – avrebbe impugnato la pistola e sparato. Uno dei proiettili avrebbe centrato il malvivente, costretto a darsi alla fuga assieme ai complici che lo attendevano all’esterno.
Immediatamente è scattato l’allarme: sul posto sono arrivate le volanti della Questura di Rovigo, che hanno cinturato l’area e dato il via a una caccia all’uomo proseguita per tutta la notte nelle campagne circostanti. Gli investigatori hanno effettuato i rilievi all’interno dell’abitazione, alla ricerca di tracce biologiche e impronte che possano condurre all’identificazione dei ladri, in particolare di quello rimasto ferito.
La posizione del proprietario che ha sparato è ora al vaglio della Procura di Rovigo, che dovrà stabilire se il suo gesto possa essere inquadrato come legittima difesa o se vi siano profili penali da approfondire.
L’episodio arriva in un momento già teso per il capoluogo polesano. Da sabato scorso, infatti, è stata prorogata fino al 31 gennaio la cosiddetta zona rossa, introdotta il primo agosto dopo una serie di gravi episodi di violenza – accoltellamenti, aggressioni e una violenza sessuale – culminati il 19 luglio con l’omicidio del 22enne tunisino Amine Gara in piazza Matteotti. Per quel delitto, la Procura ha recentemente chiuso le indagini nei confronti di sei cittadini pakistani, accusati di omicidio volontario.
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