La sorella e la compagna di Farronato in viaggio verso il Nepal per la cremazione dell’alpinista vicentino

Martina e Angela decideranno se riportare in Veneto le ceneri o lasciarle tra le montagne himalayane dove l’uomo ha perso la vita insieme al compagno di spedizione Alessandro Caputo

Adamo Chiesa

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06.11.2025 - 13:42

Stefano Farronato, l'alpinista vicentino morto in Nepal

Partiranno nelle prossime ore per il Nepal Martina, sorella di Stefano Farronato, e Angela, la sua compagna di vita. Le due donne raggiungeranno il luogo dove l’alpinista 51enne di San Zeno di Cassola ha perso la vita, travolto da una bufera di neve insieme al milanese Alessandro Caputo durante un’escursione sull’Himalaya. Secondo quanto riportato da Il Giornale di Vicenza e dal Corriere del Veneto, la missione delle due è accompagnare l’ultimo saluto a Farronato, che verrà cremato in loco. Solo dopo la cerimonia sarà presa la decisione definitiva: riportare le ceneri in Italia o lasciarle tra le montagne asiatiche che tanto amava. Il sindaco di San Zeno di Cassola, Giannantonio Stangherlin, ha annunciato che in occasione del funerale sarà proclamato il lutto cittadino. A ricordarlo è anche la sorella Martina, con parole cariche di affetto: «Mio fratello ha vissuto come desiderava, con intensità e curiosità. Era un uomo che amava la natura, la montagna, gli alberi. Si interessava di mille cose e le approfondiva con passione. Non era una persona comune, aveva un’anima aperta e libera».

Secondo quanto riportato da Il Giornale di Vicenza e dal Corriere del Veneto, la missione delle due è accompagnare l’ultimo saluto a Farronato, che verrà cremato in loco. Solo dopo la cerimonia sarà presa la decisione definitiva: riportare le ceneri in Italia o lasciarle tra le montagne asiatiche che tanto amava.

Il sindaco di San Zeno di Cassola, Giannantonio Stangherlin, ha annunciato che in occasione del funerale sarà proclamato il lutto cittadino.

A ricordarlo è anche la sorella Martina, con parole cariche di affetto: «Mio fratello ha vissuto come desiderava, con intensità e curiosità. Era un uomo che amava la natura, la montagna, gli alberi. Si interessava di mille cose e le approfondiva con passione. Non era una persona comune, aveva un’anima aperta e libera».