Sfratto sospeso a Carpenedo: salvato un anziano invalido in attesa di casa

L’Assemblea sociale per la casa denuncia la precarietà del social housing

Stefano Gabbiano

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06.11.2025 - 16:30

Foto di repertorio

È stato sventato questa mattina uno sfratto ai danni di un anziano invalido allettato a Carpenedo. La vicenda è stata resa nota dall’Assemblea sociale per la casa (Asc), presente sul posto con i suoi attivisti, che hanno denunciato la gravità della situazione e la mancanza di un adeguato supporto dei servizi sociali. L’uomo, già richiedente di un alloggio tramite bando social housing, si trovava comunque in procedura esecutiva per morosità. Questa mattina si sono presentati sul luogo gli agenti della Digos, la polizia locale, l’ufficiale giudiziario e l’avvocato della proprietà. I servizi sociali, tuttavia, non erano presenti e senza la mediazione degli attivisti lo sfratto sarebbe stato eseguito senza alternative abitative. Grazie all’intervento dei volontari, le autorità hanno concesso un rinvio dello sfratto al 12 gennaio. Secondo Asc, l’ufficiale giudiziario non era consapevole della gravità del caso e confidava che l’anziano potesse cercare autonomamente un alloggio attraverso contatti personali, senza considerare la sua condizione di vulnerabilità. Il problema degli sfratti a Venezia resta consistente. Nel 2024, 1.650 richieste di sfratto sono state registrate in provincia, di cui 497 eseguite con l’intervento della forza pubblica, un numero elevato rispetto alle altre province venete.

È stato sventato questa mattina uno sfratto ai danni di un anziano invalido allettato a Carpenedo. La vicenda è stata resa nota dall’Assemblea sociale per la casa (Asc), presente sul posto con i suoi attivisti, che hanno denunciato la gravità della situazione e la mancanza di un adeguato supporto dei servizi sociali.

L’uomo, già richiedente di un alloggio tramite bando social housing, si trovava comunque in procedura esecutiva per morosità. Questa mattina si sono presentati sul luogo gli agenti della Digos, la polizia locale, l’ufficiale giudiziario e l’avvocato della proprietà. I servizi sociali, tuttavia, non erano presenti e senza la mediazione degli attivisti lo sfratto sarebbe stato eseguito senza alternative abitative.

Grazie all’intervento dei volontari, le autorità hanno concesso un rinvio dello sfratto al 12 gennaio.

Secondo Asc, l’ufficiale giudiziario non era consapevole della gravità del caso e confidava che l’anziano potesse cercare autonomamente un alloggio attraverso contatti personali, senza considerare la sua condizione di vulnerabilità.

Il problema degli sfratti a Venezia resta consistente. Nel 2024, 1.650 richieste di sfratto sono state registrate in provincia, di cui 497 eseguite con l’intervento della forza pubblica, un numero elevato rispetto alle altre province venete.