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Cronaca
07.11.2025 - 10:10
Foto di repertorio
La Capitaneria di porto di Venezia ha recentemente bloccato 18 navi mercantili a causa di irregolarità gravi riscontrate durante i controlli di sicurezza. Gli ispettori del Port State Control (PSC) hanno rilevato che quasi il 20% delle navi straniere ispezionate non rispettava gli standard minimi imposti dalle convenzioni internazionali dell’IMO e dell’ILO, che tutelano la sicurezza della navigazione e i diritti dei marittimi.
Da inizio 2025, su 115 navi controllate, una significativa quota è stata fermata fino al completo adeguamento delle procedure, delle dotazioni e delle condizioni di lavoro a bordo.
Le ispezioni non riguardano solo la sicurezza tecnica, ma anche la qualità della vita degli equipaggi. Negli ultimi mesi, tra ottobre e i primi di novembre, cinque navi da carico battenti bandiere inserite nelle liste nere dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) sono state fermate a Porto Marghera. Tra le criticità emerse: dotazioni insufficienti, impianti malfunzionanti, condizioni abitative degradanti, stipendi irregolari e equipaggi non preparati alle emergenze.
Per tutelare i lavoratori, è stato coinvolto anche l’International Transport Federation (ITF), con rappresentanti della bandiera delle navi e ispettori specializzati che hanno seguito le verifiche e rilasciato le necessarie attestazioni di conformità.
Il Port State Control verifica regolarmente diversi aspetti della navigazione: dalla sicurezza degli strumenti di bordo alla gestione delle emergenze antincendio, dalla protezione ambientale alla corretta organizzazione dei turni di lavoro e delle condizioni di vita dell’equipaggio. In caso di violazioni gravi, le navi vengono trattenute fino alla completa messa in regola, come avvenuto nel recente caso veneziano.
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