Elicottero precipita tra Marche e Toscana: in corso il recupero dei corpi dei due imprenditori partiti dal Lido di Venezia

Sono ancora in corso le delicate operazioni per recuperare i resti di Mario Paglicci e Fulvio Casini, precipitati domenica scorsa mentre sorvolavano le montagne dell’Alpe della Luna

Adamo Chiesa

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11.11.2025 - 16:10

Mario Paglicci, una delle due vittime

Procedono senza sosta le operazioni per il recupero dei corpi di Mario Paglicci e Fulvio Casini, i due imprenditori toscani rimasti coinvolti nella caduta dell’elicottero Augusta Westland 109 domenica 9 novembre. Il velivolo è precipitato mentre sorvolava le montagne dell’Alpe della Luna, tra Marche e Toscana. I resti della carlinga sono stati rinvenuti nel bosco del Poggio dell’Appione, nel comune di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo. L’area è stata messa sotto sequestro e le operazioni di recupero richiedono grande attenzione, viste le condizioni del terreno e la delicatezza dei lavori. Due le indagini aperte: una dalla Procura di Arezzo, guidata dalla pm Julia Maggiore, e l’altra dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV). L’obiettivo è capire quali siano state le cause alla base della tragedia. Secondo quanto ricostruito, Paglicci e Casini erano partiti dall’aeroporto “Giovanni Nicelli” del Lido di Venezia, diretti all’avio superficie Serristori di Castiglion Fiorentino. Il loro viaggio, purtroppo, si è interrotto tragicamente tra i boschi dell’aretino.

I resti della carlinga sono stati rinvenuti nel bosco del Poggio dell’Appione, nel comune di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo. L’area è stata messa sotto sequestro e le operazioni di recupero richiedono grande attenzione, viste le condizioni del terreno e la delicatezza dei lavori.

Due le indagini aperte: una dalla Procura di Arezzo, guidata dalla pm Julia Maggiore, e l’altra dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV). L’obiettivo è capire quali siano state le cause alla base della tragedia.

Secondo quanto ricostruito, Paglicci e Casini erano partiti dall’aeroporto “Giovanni Nicelli” del Lido di Venezia, diretti all’avio superficie Serristori di Castiglion Fiorentino. Il loro viaggio, purtroppo, si è interrotto tragicamente tra i boschi dell’aretino.