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Cronaca
17.11.2025 - 08:48
Immagine di repertorio
Una truffa studiata nei minimi dettagli ha colpito un’anziana residente in via San Michele a San Polo di Piave, derubata di tutti i gioielli custoditi in casa. Il valore complessivo del bottino ammonta a diverse migliaia di euro. Il raggiro, messo in atto nel primo pomeriggio di qualche giorno fa, sfrutta uno schema ormai tristemente noto: l’uso fraudolento del nome dell’Arma dei Carabinieri per conquistare la fiducia delle vittime.
La donna è stata contattata telefonicamente da un uomo che si è presentato come militare della centrale operativa di Treviso. Una falsa storia di un’auto rubata e poi ritrovata ha fatto da pretesto per tenerla impegnata nella conversazione, mentre il complice poteva agire indisturbato.
Poco dopo, alla porta si è presentato un secondo uomo, qualificatosi come “fattorino” incaricato dai Carabinieri per ritirare gli oggetti di valore da mettere momentaneamente in sicurezza. Convinta dalla messinscena, l’anziana ha consegnato tutti gli ori e i gioielli presenti in casa.
Solo al rientro del figlio la famiglia ha compreso l’inganno. Resisi conto della truffa, non hanno potuto far altro che contattare il 112 e denunciare l’accaduto ai veri Carabinieri.
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