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Monselice, tiro al bersaglio dal terrazzo: tre minorenni bloccati in tempo dai carabinieri

Oggetti lanciati contro passanti e auto in corsa: sfiorata la tragedia

Monselice, tiro al bersaglio dal terrazzo: tre minorenni bloccati in tempo dai carabinieri

Foto di repertorio

La scena, degna di un film ma con conseguenze potenzialmente drammatiche, si è verificata ieri mattina, 17 novembre, in piazza Ossicella a Monselice. Tre ragazzini – fratelli, tutti di età inferiore ai 14 anni, e di origine straniera – hanno trasformato il terrazzo di casa in una pericolosa postazione di tiro al bersaglio contro chiunque si trovasse a passare sotto la loro abitazione.

Invece di essere a scuola insieme ai loro coetanei, i tre minori erano stati lasciati soli dai genitori e, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, da giorni sfogavano la loro aggressività lanciando oggetti di ogni tipo: sacchi, pentole, coltelli, vasi di fiori e persino una bicicletta. Un’escalation culminata ieri, quando la situazione è diventata talmente grave da richiedere l’intervento urgente dei carabinieri, supportati dalla polizia locale.

Sfiorata una tragedia come quella di Napoli

L’episodio ha immediatamente evocato alla mente la tragedia avvenuta a Napoli nel 2024, quando la giovane Chiara Jaconis perse la vita dopo essere stata colpita da un oggetto lanciato da un terrazzo da un bambino. A Monselice, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma il rischio che la storia potesse ripetersi è stato più che concreto.

Le segnalazioni di residenti e commercianti parlano di lanci ripetuti anche nei giorni precedenti, non solo contro passanti ma anche contro auto in transito, con gravi pericoli per l’incolumità pubblica.

L’intervento delle forze dell’ordine e la reazione dei minori

Quando i carabinieri sono riusciti a entrare nell’abitazione, si sono trovati di fronte tre giovani in stato di forte agitazione, che hanno reagito con ulteriore violenza: sputi, insulti e perfino un cane istigato contro gli agenti.

La famiglia è già nota ai servizi sociali e agli organi comunali, e la situazione di disagio era stata segnalata più volte. Ora i genitori dei tre minori, identificati dalle forze dell’ordine, rischiano di essere iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di abbandono di minori.

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