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Il ricordo
29.11.2025 - 08:15
Foto di repertorio
In una settimana particolarmente significativa, quella in cui è ricorsa la Giornata del 25 novembre contro la violenza sulle donne, riaffiorano con forza tre casi irrisolti che nel 1991 sconvolsero la Marca trevigiana. Tre donne, lavoratrici stimate nelle loro comunità, furono uccise in circostanze ancora oggi oscure, lasciando famiglie senza risposte e un mistero che dura da oltre trent’anni.
Vanda Fior, analista a Caerano San Marco
La prima vittima fu Vanda Fior, 32 anni, trovata morta nel 1991 nel garage della sua abitazione a Caerano San Marco. Il corpo presentava un piccolo foro alla tempia sinistra e numerosi segni di percosse. Non fu mai chiarito se la morte fosse dovuta a un incidente o a un omicidio, e il caso rimane uno dei più enigmatici della regione.
Sandra Casagrande, la pasticciera di Roncade
Il 29 gennaio 1991, Sandra Casagrande, 44 anni, fu brutalmente uccisa nella sua pasticceria a Roncade con 22 coltellate. La donna, vedova del marito, viveva sopra il negozio e stava preparando bomboniere per alcuni clienti. Le indagini iniziali furono frettolose e segnate da lacune, con sospetti mai chiariti.
Nel 2009, il ritrovamento di tracce di DNA su banconote in un distributore vicino alla pasticceria e una telefonata anonima trasmessa dalla trasmissione «Chi l’ha visto?» riaccesero le speranze di fare luce sul caso. Nonostante ciò, il killer rimane ignoto e l’indagine si è chiusa senza alcun colpevole identificato.
Regina Peruzza, la tabaccaia di Mareno di Piave
Il giorno seguente, il 30 gennaio 1991, la tabaccaia Regina Peruzza, 47 anni, fu assassinata nel suo negozio a Mareno di Piave. Due colpi di pistola calibro 7.65, sparati da un’arma dotata di silenziatore, le tolsero la vita dietro il bancone, tra le sigarette e la cassa ancora aperta. Nessuno sentì o vide nulla.
La famiglia di Regina, come quella di Sandra, non ha mai smesso di chiedere giustizia. L’indagine iniziale subì diversi intoppi e sospetti, e la morte improvvisa di un possibile testimone ha lasciato un ulteriore frammento di verità sospeso nel tempo. Oggi il negozio è cambiato di gestione, ma la memoria della tabaccaia resta viva tra gli abitanti di Mareno.
Un mistero senza tempo
Questi tre casi, accomunati dal drammatico contesto geografico e temporale, rimangono irrisolti. Le vittime, donne rispettate e amate nelle loro comunità, furono uccise in modi diversi ma con due denominatori comuni: la violenza e l’impunità.
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