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Cronaca
01.12.2025 - 17:00
Foto di repertorio
A poco più di un mese dalla rissa scoppiata nella notte del 25 ottobre, che aveva coinvolto dodici persone — tra cui sei minorenni — nel centro di Bovolone, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sul territorio e adottato una serie di provvedimenti cautelari.
Secondo la ricostruzione della Questura di Verona e dell’Arma dei Carabinieri, poco dopo le 23:30 del 25 ottobre, otto italiani e quattro cittadini stranieri furono coinvolti in una violenta rissa. Tra questi, tre ragazze e tre ragazzi minorenni.
Nei giorni seguenti le autorità hanno predisposto una serie di controlli straordinari. Il 7 novembre sono stati ispezionati diversi locali pubblici: alcuni sono stati sanzionati per irregolarità emerse nel corso delle verifiche. Successivamente, il 18 novembre, un’ulteriore operazione ha portato all’identificazione di altre 76 persone e al controllo di quattro esercizi pubblici.
In totale, durante le attività successive alla rissa, sono state identificate 109 persone. Di queste, cinque — risultate irregolari sul territorio nazionale — sono state segnalate per procedura di espulsione.
Inoltre, la Questura ha emesso 10 provvedimenti di Divieto di Accesso ai Pubblici Esercizi (DAPE): otto sono stati indirizzati a cittadini italiani — di cui sei minorenni — e due a maggiorenni di origine marocchina. Sempre a decorrere dalla rissa, due persone, padre e figlia, hanno ricevuto avvisi orali; tra loro la giovane di 19 anni era stata segnalata come figura di spicco del gruppo.
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