Nella Marca Trevigiana esplodono le truffe online ai danni degli over 65

Nel 2023 oltre seicento casi in provincia di Treviso, cinque volte più di dieci anni fa

Adamo Chiesa

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05.12.2025 - 14:16

immagine di repertorio

In provincia di Treviso le truffe informatiche contro gli anziani continuano a correre. Nel 2023 i casi registrati sono stati 618, con una crescita del 41,7% rispetto all’anno precedente. Dieci anni fa, nel 2013, gli episodi erano stati appena 116: un salto che racconta quanto il territorio veneto, e in particolare la Marca, sia diventato terreno fertile per i raggiri digitali. A delineare il quadro è Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, che ha analizzato i dati su scala regionale. «Un dato che non sorprende, ma che preoccupa», osserva il presidente Armando Sartori. «È un effetto collaterale dell’esplosione del digitale, soprattutto a partire dal Covid. Inoltre, segnala l’aumento progressivo della popolazione anziana. In provincia gli over 65 anni sono quasi 210 mila, pari al 23,8% di tutti i residenti». Il problema, però, non riguarda solo le truffe via computer o smartphone. Nel 2023 sono 2.414 gli over 65 trevigiani vittime di furti, rapine e raggiri, un numero tornato a salire dopo la pausa imposta dal lockdown. Nel dettaglio, i furti denunciati sono stati 1.778 (+12,4% sul 2022), le rapine 18, mentre le truffe informatiche hanno raggiunto quota 618, pari a oltre un quarto di tutti i reati subiti dagli anziani. Per contrastare questo scenario, l’associazione di categoria ha rafforzato le iniziative legate alla sicurezza digitale. «Confartigianato ha da tempo creato la comunità ITC», ricorda Sartori, «e non a caso il presidente di categoria Domenico Baldasso è stato nominato vicepresidente provinciale. L’artigianato dovrà sempre più confrontarsi con l’innovazione e con i suoi rischi, compreso il cybercrimine. Per questo stiamo incrementando le occasioni di informazione e formazione ai nostri imprenditori. Il profilo dell’artigianato della Marca Trevigiana rispecchia i dati della popolazione, con una prevalenza di fasce d’età più elevate. È decisivo portare avanti un’azione educativa al corretto utilizzo del digitale, tanto più con l’avvento dell’intelligenza artificiale a portata di tutti».

A delineare il quadro è Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, che ha analizzato i dati su scala regionale. «Un dato che non sorprende, ma che preoccupa», osserva il presidente Armando Sartori. «È un effetto collaterale dell’esplosione del digitale, soprattutto a partire dal Covid. Inoltre, segnala l’aumento progressivo della popolazione anziana. In provincia gli over 65 anni sono quasi 210 mila, pari al 23,8% di tutti i residenti».

Il problema, però, non riguarda solo le truffe via computer o smartphone. Nel 2023 sono 2.414 gli over 65 trevigiani vittime di furti, rapine e raggiri, un numero tornato a salire dopo la pausa imposta dal lockdown. Nel dettaglio, i furti denunciati sono stati 1.778 (+12,4% sul 2022), le rapine 18, mentre le truffe informatiche hanno raggiunto quota 618, pari a oltre un quarto di tutti i reati subiti dagli anziani.

Per contrastare questo scenario, l’associazione di categoria ha rafforzato le iniziative legate alla sicurezza digitale. «Confartigianato ha da tempo creato la comunità ITC», ricorda Sartori, «e non a caso il presidente di categoria Domenico Baldasso è stato nominato vicepresidente provinciale. L’artigianato dovrà sempre più confrontarsi con l’innovazione e con i suoi rischi, compreso il cybercrimine. Per questo stiamo incrementando le occasioni di informazione e formazione ai nostri imprenditori. Il profilo dell’artigianato della Marca Trevigiana rispecchia i dati della popolazione, con una prevalenza di fasce d’età più elevate. È decisivo portare avanti un’azione educativa al corretto utilizzo del digitale, tanto più con l’avvento dell’intelligenza artificiale a portata di tutti».