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Crisi industriale

Accordo mancato alla Swinger International: 70 licenziamenti in arrivo nel Veronese

Nonostante l’accordo sulla cassa integrazione straordinaria, la procedura di esubero non si ferma. La Filctem Cgil rifiuta l'accordo: “Le condizioni imposte non sono condivisibili”

Lo stabilimento veronese di Swinger International

Lo stabilimento veronese di Swinger International

La Swinger International, storica azienda veronese del settore abbigliamento, ha avviato nei giorni scorsi la procedura di licenziamento collettivo per 70 dipendenti su un totale di 148. Il provvedimento arriva a distanza di due settimane dall’intesa, siglata il 10 novembre, che prevedeva l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per un periodo di otto mesi.
Nemmeno l’incontro del 2 dicembre nella sede di Confindustria Veneto è riuscito a modificare la posizione dell’azienda.

In una nota, la Filctem Cgil esprime forte contrarietà alla decisione: “Nonostante il cospicuo tempo a disposizione per trovare una soluzione dignitosa rispetto alla perdita di 70 posti di lavoro, l’azienda e Confindustria non hanno recepito le richieste della nostra organizzazione sindacale che prevedevano tra l’altro l’inserimento di una clausola di salvaguardia rispetto alla decorrenza dei termini dei licenziamenti, come abbiamo peraltro già adottato in altre situazioni simili”.

Il sindacato ha quindi scelto di non firmare l’accordo: “Le condizioni imposte dall’azienda non sono assolutamente condivisibili, a partire da una incentivazione all’esodo del tutto inadeguata rispetto alla situazione”.
La Filctem Cgil annuncia inoltre che offrirà tutela individuale ai lavoratori che decideranno di conferirle mandato.

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