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Vicenza, muore Diana Canevarolo: autopsia disposta sul trauma cranico

49enne trovata in cortile a Torri di Quartesolo, Procura indaga: nessuna pista esclusa

Vicenza, muore Diana Canevarolo: autopsia disposta sul trauma cranico

Ospedale San Bortolo Vicenza

Un cortile silenzioso, l’alba di un giovedì qualsiasi, poi il ritrovamento che cambia tutto. Diana Canevarolo, 49 anni, è stata trovata gravemente ferita nel condominio di via Zara, a Torri di Quartesolo, con un trauma cranico che non le ha lasciato scampo. Dopo ore in rianimazione, l’Ospedale San Bortolo di Vicenza ha certificato il decesso nel pomeriggio di sabato 6 dicembre, al termine della procedura di accertamento della morte cerebrale. Ora la Procura cerca risposte: un’autopsia stabilirà se si sia trattato di una caduta accidentale — forse da una finestra dell’appartamento — o dell’intervento di terze persone. Nessuna ipotesi è esclusa.

A dare l’allarme è stato il compagno della donna, che l’ha trovata riversa a terra, vicino al garage del condominio dove abitava con il figlio 18enne. La chiamata ai soccorsi ha innescato una corsa contro il tempo: la 49enne è stata trasferita d’urgenza al San Bortolo, ma le sue condizioni sono apparse da subito irrimediabili.

Il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Bortolo ha certificato la morte di Diana Canevarolo nel pomeriggio di sabato 6 dicembre, a conclusione dell’iter previsto per l’accertamento della morte cerebrale. La lesione principale riscontrata è un grave trauma cranico; restano da chiarire dinamica e compatibilità con una caduta o con altri scenari.

La Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo conoscitivo e disposto l’autopsia. L’esame medico-legale dovrà: - definire la natura e la direzione del trauma; - ricostruire le ultime ore prima del ritrovamento; - valutare se le lesioni siano compatibili con una caduta dall’alto o con un’aggressione. Al momento non vengono formulate ipotesi privilegiate: gli esiti medico-legali guideranno ogni successivo passo investigativo.

Le indagini dovranno rispondere a interrogativi cruciali: da quale altezza potrebbe essere avvenuta la caduta? La morfologia del cortile e le eventuali tracce materiali sono coerenti con un incidente? Ci sono segni che facciano pensare all’azione di altre persone? Senza elementi certificati dall’autopsia, ogni ricostruzione sarebbe prematura. È doveroso evitare scorciatoie narrative e rispettare il perimetro dei fatti.

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