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Cronaca
07.12.2025 - 19:11
Foto di repertorio concessa dall'Arma dei Carabinieri
Valeggio sul Mincio (VR) – Una relazione trasformata in un incubo, culminata nell’arresto di un 31enne italian
Valeggio sul Mincio (VR) – Una relazione trasformata in un incubo, culminata nell’arresto di un 31enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Valeggio sul Mincio nel pomeriggio del 5 dicembre durante un servizio mirato di controllo del territorio. L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Verona e dovrà scontare 1 anno, 5 mesi e 23 giorni di reclusione per il reato di atti persecutori commessi tra il 2023 e la prima metà del 2024 a Veronella.
Dopo le formalità di rito, il 31enne è stato accompagnato presso la sua abitazione, dove sconterà la pena in regime di detenzione domiciliare, come disposto dall’Autorità giudiziaria.
La vicenda ricostruita dai militari racconta quasi due anni di violenze psicologiche e intimidazioni ai danni della ex compagna. Una storia iniziata con atteggiamenti di gelosia morbosa e possessività, degenerata quando la donna ha deciso di interrompere la relazione. Da quel momento, l’uomo sarebbe passato alle minacce e agli insulti, arrivando perfino a mostrarle una pistola e a dichiarare di non temere il carcere, “dove era già stato”.
In un episodio particolarmente grave, l’avrebbe colpita alla fronte con il cellulare durante un incontro nella piazza del paese, continuando a minacciarla di morte anche in presenza di una pattuglia dei Carabinieri.
Il clima di sottomissione e paura in cui la donna si era ritrovata ha messo in evidenza come la condotta persecutoria potesse evolvere verso conseguenze ancora più gravi. Per questo motivo i Carabinieri della Stazione di Ronco all’Adige, raccolta la querela, hanno immediatamente attivato la procedura prevista dal protocollo “codice rosso”, effettuando gli accertamenti necessari e trasmettendo rapidamente gli esiti all’Autorità giudiziaria, che ha poi emesso il provvedimento cautelare.
L’arresto di Valeggio sul Mincio rappresenta purtroppo l’ennesimo episodio di violenza sulle donne, un fenomeno che continua a richiedere attenzione, prevenzione e interventi tempestivi da parte delle istituzioni.
Un quadro di allarme quello dei reati a sfondo sessuale o che hanno le donne come tristi protagoniste nel territorio veronese come del resto in tutta Italia nell'ultimo anno. Alcune fonti locali indicano che, tra l’inizio del 2024 e novembre, in provincia di Verona si sono contate oltre 500 denunce per maltrattamenti in famiglia, circa 300 per stalking e circa 120 per violenza sessuale.
L'ultimo e più tragico episodio nella provincia scaligera è quello della notte tra il 27 e il 28 ottobre a Castelnuovo del Garda, quando un uomo di 41 anni, Reis Pedroso Douglas, ha ucciso a coltellate la compagna Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, 33 anni, all’interno della loro abitazione. Si tratta di un caso limite ma non certo isolato, che deve accendere ancor più i riflettori sulla necessità di prevenzione e di considerazione da dare a molestie, stalking e altri reati che possono considerarsi avvisaglie e vere red flags; prima che si possa arrivare ad epiloghi così tragici.
o, già noto alle forze dell’ordine, rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Valeggio sul Mincio nel pomeriggio del 5 dicembre durante un servizio mirato di controllo del territorio. L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Verona e dovrà scontare 1 anno, 5 mesi e 23 giorni di reclusione per il reato di atti persecutori commessi tra il 2023 e la prima metà del 2024 a Veronella.
Dopo le formalità di rito, il 31enne è stato accompagnato presso la sua abitazione, dove sconterà la pena in regime di detenzione domiciliare, come disposto dall’Autorità giudiziaria.
La vicenda ricostruita dai militari racconta quasi due anni di violenze psicologiche e intimidazioni ai danni della ex compagna. Una storia iniziata con atteggiamenti di gelosia morbosa e possessività, degenerata quando la donna ha deciso di interrompere la relazione. Da quel momento, l’uomo sarebbe passato alle minacce e agli insulti, arrivando perfino a mostrarle una pistola e a dichiarare di non temere il carcere, “dove era già stato”.
In un episodio particolarmente grave, l’avrebbe colpita alla fronte con il cellulare durante un incontro nella piazza del paese, continuando a minacciarla di morte anche in presenza di una pattuglia dei Carabinieri.
Il clima di sottomissione e paura in cui la donna si era ritrovata ha messo in evidenza come la condotta persecutoria potesse evolvere verso conseguenze ancora più gravi. Per questo motivo i Carabinieri della Stazione di Ronco all’Adige, raccolta la querela, hanno immediatamente attivato la procedura prevista dal protocollo “codice rosso”, effettuando gli accertamenti necessari e trasmettendo rapidamente gli esiti all’Autorità giudiziaria, che ha poi emesso il provvedimento cautelare.
L’arresto di Valeggio sul Mincio rappresenta purtroppo l’ennesimo episodio di violenza sulle donne, un fenomeno che continua a richiedere attenzione, prevenzione e interventi tempestivi da parte delle istituzioni.
Un quadro di allarme quello dei reati a sfondo sessuale o che hanno le donne come tristi protagoniste nel territorio veronese come del resto in tutta Italia nell'ultimo anno. Alcune fonti locali indicano che, tra l’inizio del 2024 e novembre, in provincia di Verona si sono contate oltre 500 denunce per maltrattamenti in famiglia, circa 300 per stalking e circa 120 per violenza sessuale.
L'ultimo e più tragico episodio nella provincia scaligera quello della notte tra il 27 e il 28 ottobre scorso a Castelnuovo del Garda, quando un uomo di 41 anni, Reis Pedroso Douglas, ha ucciso a coltellate la compagna Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, 33 anni, all’interno della loro abitazione. Si tratta di un caso limite ma non certo isolato come dimostrano i dati, che deve accendere ancor più i riflettori sulla necessità di prevenzione e di considerazione da dare a molestie, stalking e altri reati che possono considerarsi avvisaglie e vere red flags; prima che si possa arrivare ad epiloghi così tragici.
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