Rapina all’Aliper di Monselice: scatta l'arresto a meno di 24 ore dal colpo

Un’operazione fulminea dei Carabinieri ha portato, in meno di un giorno, all’arresto del presunto autore della rapina avvenuta sabato scorso all’Aliper di Monselice, in via Squero. Il colpo era stato messo a segno intorno alle 18.10 da un uomo con il volto coperto che, armato di coltello, aveva minacciato una cassiera e si era fatto consegnare circa 500 euro prima di fuggire a piedi.

Le indagini, scattate immediatamente, hanno visto i militari dell’Arma lavorare a stretto contatto con la Polizia Locale, passando al setaccio le registrazioni delle telecamere comunali e private. Analizzando i filmati, i Carabinieri hanno ricostruito il percorso del rapinatore, dall’uscita da una struttura ricettiva del centro storico fino alla fuga, notando anche il momento in cui l’uomo si era liberato del passamontagna e del giubbotto, permettendo di rilevare importanti dettagli fisici.

Incrociando le immagini con i dati raccolti presso la struttura ricettiva, i Carabinieri hanno individuato un uomo di 38 anni originario della Puglia, già affidato ai servizi sociali per precedenti rapine e domiciliato in una comunità di recupero a Tribano. La notte dell’8 dicembre, i militari hanno fatto irruzione nella comunità, trovando il coltello usato nella rapina e gli indumenti compatibili con quelli delle telecamere. L’uomo è stato quindi trasferito nel carcere di Padova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Gli accertamenti non si sono fermati qui: gli investigatori hanno collegato il fermato ad altri due episodi violenti avvenuti nel Padovano, al Bar Fortuna della stazione ferroviaria il 24 novembre e al negozio Tigotà di Conselve il 29 novembre, dove le modalità dell’aggressione erano simili.