Aggressione a Porta San Tomaso: identificati quattro giovani del gruppo

La Squadra mobile ricostruisce il pestaggio grazie a telecamere e testimoni

Stefano Gabbiano

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10.12.2025 - 08:31

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Foto di repertorio

Le indagini sul brutale pestaggio avvenuto sabato sera nei pressi di Porta San Tomaso, nel cuore di Treviso, stanno procedendo rapidamente. La Squadra mobile della Questura ha già individuato quattro presunti partecipanti all’aggressione: un ragazzo da poco maggiorenne e tre minorenni, due dei quali con alle spalle precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Per il resto del gruppo, composto da circa una decina di giovanissimi, sembra ormai questione di poco tempo.  Secondo la ricostruzione fornita dalle vittime – quattro coetanei che non avevano alcun legame con gli aggressori, se non una conoscenza superficiale “di vista” – tutto sarebbe iniziato con una provocazione senza motivo apparente. A una semplice risposta verbale sarebbe seguito l’attacco: calci, pugni, e persino l’uso di un tirapugni e altri oggetti contundenti. Le conseguenze sono state pesanti: un 17enne ha riportato una prognosi di 30 giorni, mentre un 19enne dovrà essere sottoposto a un intervento di chirurgia maxillo-facciale.  A permettere il rapido avanzamento delle indagini sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e le dichiarazioni di alcuni testimoni che hanno assistito alla scena. La polizia sta ultimando l’identificazione del resto del branco, dopo di che la Procura valuterà eventuali provvedimenti cautelari.

Le indagini sul brutale pestaggio avvenuto sabato sera nei pressi di Porta San Tomaso, nel cuore di Treviso, stanno procedendo rapidamente. La Squadra mobile della Questura ha già individuato quattro presunti partecipanti all’aggressione: un ragazzo da poco maggiorenne e tre minorenni, due dei quali con alle spalle precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Per il resto del gruppo, composto da circa una decina di giovanissimi, sembra ormai questione di poco tempo.

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Secondo la ricostruzione fornita dalle vittime – quattro coetanei che non avevano alcun legame con gli aggressori, se non una conoscenza superficiale “di vista” – tutto sarebbe iniziato con una provocazione senza motivo apparente. A una semplice risposta verbale sarebbe seguito l’attacco: calci, pugni, e persino l’uso di un tirapugni e altri oggetti contundenti. Le conseguenze sono state pesanti: un 17enne ha riportato una prognosi di 30 giorni, mentre un 19enne dovrà essere sottoposto a un intervento di chirurgia maxillo-facciale.

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A permettere il rapido avanzamento delle indagini sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e le dichiarazioni di alcuni testimoni che hanno assistito alla scena. La polizia sta ultimando l’identificazione del resto del branco, dopo di che la Procura valuterà eventuali provvedimenti cautelari.