Rapporti con una quindicenne, il 50enne è assolto: «il fatto non sussiste»

Assoluzione piena per l’uomo di 50 anni imputato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza conosciuta quando lei aveva 15 anni. La sentenza è stata pronunciata il 10 dicembre dal collegio presieduto dalla giudice Francesca Zancan, al termine di un processo durato mesi e scandito anche dalla testimonianza della giovane, oggi maggiorenne.

Secondo gli atti, la conoscenza era nata su Instagram tra “like” e messaggi, evolvendosi in una frequentazione con incontri regolari tra novembre 2020 e agosto 2021. Dopo aver scoperto la relazione e la marcata differenza di età, i genitori della ragazza avevano presentato denuncia. Il pubblico ministero Giovanni Zorzi aveva richiesto una condanna a otto anni.

Il tribunale ha però stabilito che non è stato provato oltre ogni ragionevole dubbio il quadro necessario per configurare il reato contestato, in particolare la costrizione e la mancanza di consenso. Nella motivazione letta in aula, i giudici hanno richiamato lo scambio di messaggi, chiamate e conversazioni — con toni affettuosi come “Sei mio” — che restituivano l’immagine di una relazione sentimentale e fisica condivisa.

Determinante anche l’audizione del consulente della Procura, secondo cui la denuncia sarebbe seguita alla scoperta del rapporto da parte dei genitori: una circostanza che, insieme alla successiva rielaborazione dei fatti da parte della giovane, non ha consentito di provare l’assenza di consenso. Nel dibattimento è stato esaminato anche l’episodio in cui l’uomo raggiunse la ragazza mentre era in barca con la famiglia: per l’accusa ciò avrebbe generato un senso di obbligo nella minore, ma il collegio non ha ritenuto tale elemento sufficiente a integrare gli estremi della violenza sessuale.

Con la decisione, l’imputato è stato quindi assolto.