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Cronaca
14.12.2025 - 12:35
Foto di repertorio
Un parcheggio affollato, la musica di un live nei locali vicini, poi urla, una colluttazione e il buio inghiotte l’aggressore. A Porto Viro, un diverbio tra coetanei è esploso in violenza davanti a decine di ragazzi: un fendente al volto, sangue sull’asfalto, e la città che si interroga su come una discussione sia potuta degenerare così in fretta.
È successo venerdì sera, poco dopo le 23, nel parcheggio del centro commerciale San Marco, a Porto Viro. Secondo testimoni, due uomini sulla quarantina hanno iniziato a discutere; la tensione è presto sfociata in una scazzottata. Uno dei due, residente in zona come l’altro, ha estratto un coltello dalla giacca e ha colpito ripetutamente il rivale alla testa e al volto. La scena si è consumata sotto gli occhi di decine di giovani che affollavano i vicini GF Club e Sinè, dove era in corso un evento live.
Un ragazzo ha chiamato subito forze dell’ordine e 118. L’aggressore, descritto come un quarantenne portovirese conosciuto in zona con un soprannome, è fuggito brandendo l’arma. La vittima è stata stabilizzata dal SUEM e trasportata d’urgenza all’ospedale di Rovigo, dove è stata ricoverata in chirurgia.
I sanitari hanno riscontrato una profonda lesione oculo-craniale, con particolare interessamento dell’occhio sinistro. Sono intervenuti l’oculista e il chirurgo maxillo-facciale, mentre nella notte sono state necessarie più trasfusioni. Segnalata anche una grave lesione dell’osso etmoide, cruciale per il passaggio del nervo olfattivo: una compromissione che, qualora confermata, potrebbe incidere in modo permanente sulla capacità di percepire odori. “Siamo abbastanza sicuri che non sentirà mai più odori in vita sua”, ha riferito un’infermiera che ha assistito il paziente: una valutazione che restituisce la gravità del quadro, pur restando la prognosi di competenza dei medici e in evoluzione.
Molti giovani, attirati dalla confusione, hanno assistito alla scena. Tra i particolari raccolti, la presenza di una ragazza dai capelli rossi che avrebbe tentato di placare la rissa, allontanandosi prima dell’arrivo delle pattuglie. A terra è stato rinvenuto anche un telefono cellulare: chi lo ha trovato ha cercato di identificarne il proprietario senza riuscirci e nessuno lo ha reclamato. Alcuni presenti riferiscono che la madre del ferito sia arrivata nel parcheggio poco dopo, quando il figlio era già stato trasferito in ospedale.
Sul posto sono intervenuti due agenti di polizia, che hanno raccolto le versioni dei testimoni, compresi gestori e baristi dei locali. Le attività di ricostruzione sono proseguite fino alle 2.30, con la collaborazione di diversi ragazzi. L’aggressore non è stato identificato con nome e cognome e resta in fuga. Al momento, gli inquirenti non escludono alcuna pista; la più accreditata rimanda a motivi di natura sentimentale. Le indagini ora puntano a incrociare testimonianze e reperti, compresi quelli trovati a terra, per risalire al responsabile, nel pieno rispetto della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.
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