Sesso al centro massaggi a Vigonza, arrestata la titolare

Un’operazione sotto copertura, coordinata dal pubblico ministero Sergio Dini, ha portato alla scoperta di un centro estetico cinese a Vigonza, dove, anziché massaggi rilassanti o terapie, si consumavano prestazioni sessuali a pagamento. La Guardia di Finanza ha messo fine a questa attività il 14 dicembre, arrestando la titolare dell’esercizio, una donna di origine cinese, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione.

Il centro, situato all’interno del complesso commerciale “Centro Riviera” di Capriccio di Vigonza, si presentava come un normale centro massaggi, ma in realtà era un luogo dove il commercio del sesso era all’ordine del giorno. I sospetti erano emersi da tempo e, dopo aver monitorato l'attività con microtelecamere, gli investigatori hanno accertato che i clienti si recavano nel locale con la promessa di un massaggio, ma quello che ottenevano era ben altro.

A finire nel mirino delle forze dell'ordine sono state quattro giovani donne asiatiche, costrette a lavorare sotto minacce e promesse di guadagni irrisori. Le ragazze, che avevano poco o nessun controllo sulle proprie vite, erano impiegate nel centro dove il denaro proveniva esclusivamente dall'attività sessuale. Tre dei clienti che frequentavano il centro sono stati identificati e, dopo un iniziale imbarazzo, hanno ammesso che in quel locale si praticavano esclusivamente prestazioni sessuali a pagamento.

L’operazione, che ha visto l'installazione di dispositivi di sorveglianza nel centro, ha documentato come i clienti consumassero rapporti sessuali con le ragazze e, al termine, pagassero la titolare del centro per il servizio. La donna è stata arrestata e portata in custodia con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Il centro estetico è stato sequestrato dalle forze dell’ordine, mentre le indagini proseguono per identificare eventuali altri complici e per scoprire l’entità dei traffici legati alla prostituzione.