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Crisi di partito

Pd di Rovigo verso il commissariamento dopo una lunga notte di tensioni interne

Mozione approvata a maggioranza a Rovigo: il partito ammette le difficoltà sul territorio e punta a una gestione esterna per uscire dalla crisi

Il segretario provinciale Angelo Zanellato

Il segretario provinciale Angelo Zanellato

Il Partito Democratico della provincia di Rovigo chiede ufficialmente di essere commissariato. La decisione è arrivata nella notte al termine di un’assemblea provinciale dai toni accesi, conclusa con il voto favorevole a una mozione che indica il commissariamento come la strada “più adeguata per superare l’attuale fase di difficoltà” e restituire credibilità al partito nel Polesine.

La proposta, approvata a maggioranza, è stata presentata dal segretario provinciale Angelo Zanellato, 67 anni, residente a Polesine Camerini, nel comune di Porto Tolle. Nel documento si precisa che lo stesso Zanellato è pronto a fare un passo indietro qualora il commissariamento diventi operativo, aprendo così a una gestione esterna ritenuta imparziale e autorevole.

Nel testo votato dall’assemblea vengono messe nero su bianco anche alcune delle criticità che hanno segnato la recente vita del Pd polesano. Tra queste, l’uso contestato delle tessere di partito, che avrebbe minato la fiducia nei meccanismi interni e contribuito a rendere il Pd meno attrattivo sul territorio rodigino. Una valutazione condivisa dallo stesso segretario provinciale.

Il contesto è quello di una fase difficile per i democratici in Veneto e, in particolare, in provincia di Rovigo. Alle ultime elezioni regionali di novembre il Pd non è riuscito a eleggere consiglieri regionali in tutta la provincia, come già era accaduto nel 2020. Zanellato si è fermato al secondo posto con 995 preferenze, dietro a Nicola Zanca, sindaco di Gaiba, che ne ha raccolte 1.491. I due seggi del collegio provinciale sono andati a Lega e Fratelli d’Italia.

Negli ultimi anni il partito aveva comunque mantenuto un ruolo istituzionale rilevante nel territorio: nel giugno 2024 il Pd guidava ancora il Comune di Rovigo e aveva ottenuto un seggio alla Camera dei deputati, oggi occupato da Nadia Romeo.

Sulla decisione dell’assemblea è intervenuto anche Stefano Dall’Aglio, segretario comunale del Pd di Badia Polesine, che ha definito il voto come un passaggio necessario dopo “evidenti problemi di gestione e di linea politica”. Dall’Aglio ha parlato della necessità di un commissario che accompagni il partito verso il congresso, sottolineando l’importanza di rispetto per iscritti ed elettori e di un cambio di passo dopo una serie di risultati elettorali negativi.

Ora la palla passa agli organismi regionali e nazionali del partito. Per il Pd polesano si apre una fase decisiva: rimettere ordine al proprio interno e provare a ricostruire un rapporto con il territorio del Veneto meridionale, dopo anni segnati da tensioni e sconfitte.

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