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Indagine interregionale

Blitz dei Carabinieri tra Treviso e Bolzano: catturati due dei quattro membri di una banda di rapinatori

Dopo mesi di indagini, il Nucleo Investigativo di Venezia ha eseguito l'ordinanze di custodia cautelare contro due dei sospettati

Uno dei furti d'auto commessi dalla banda

Uno dei furti d'auto commessi dalla banda

Nella mattinata del 19 dicembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Venezia, supportati dai colleghi della Compagnia di Portogruaro, hanno eseguito due arresti e denunciato altre due persone nell’ambito di un’operazione contro un gruppo criminale accusato di rapine e furti violenti. Le misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Venezia, riguardano un 37enne già ai domiciliari e un 31enne di etnia sinti. Altri due uomini, di 55 e 51 anni, sono stati denunciati in stato di libertà.

Le indagini, condotte tra gennaio e luglio 2023, hanno permesso di individuare il gruppo, specializzato in rapine ai danni di titolari di negozi e furti su auto, spesso con modalità violente. L’attività investigativa è partita da una rapina a Torre di Mosto lo scorso 16 gennaio: dopo la chiusura di un supermercato, i malviventi avevano picchiato il responsabile del negozio, sottraendo l’incasso giornaliero con l’uso di bastoni e di un oggetto simile a una pistola.

Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i Carabinieri hanno individuato l’auto utilizzata dai malviventi, risultata rubata, e la vettura “pulita” intestata al 31enne, con cui si erano dati alla fuga. Questo ha consentito di ricostruire la dinamica della rapina e collegare i protagonisti ad altri episodi di furti e rapine avvenuti nelle province di Venezia e Treviso, alcuni dei quali culminati in aggressioni violente.

Il gruppo colpiva prevalentemente di sera, prendendo di mira commercianti e persone che accompagnavano i figli a scuola. Le vittime venivano spesso picchiate o minacciate con oggetti contundenti, come la punta di un trapano, e in alcuni casi investite con le auto per garantirsi la fuga con la refurtiva.

La gravità degli episodi e la ferocia degli autori hanno spinto l’Autorità Giudiziaria a emettere le misure cautelari, per evitare il rischio di nuovi reati. Dopo le formalità di rito, i due arrestati sono stati trasferiti nelle carceri di Bolzano e Pordenone.

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