Il vicesindaco Tovo: “Stiamo avendo feedback positivi dai turisti. Rovigo capitale della cultura? A suo tempo”
Roberto Tovo, vicesindaco e assessore comunale alla cultura, analizza quelli che sono i progetti fatti e in cantiere. “Stiamo avendo diversi riscontri positivi da chi ci viene a visitare la città. I feedback sono tutti positivi dai turisti. Rovigo capitale della cultura? A suo tempo, quando ne parlammo, era stata una provocazione consapevole. Il nostro percorso non può che sfociare sulla capitale della cultura e poi si può tentare il salto. I risultati intermedi sono l’attenzione sui luoghi. Siamo partiti con 600mila euro di intervento sul teatro sociale, che ha avuto un finanziamento anche dal Ministero. In aggiunta 200mila euro saranno spesi sui camerini, l’anno prossimo. Avere un titolo è una cosa importante, ma bisogna avere le basi importanti. Tipo un calendario di grandi eventi in città. Tra teatro e museo civico abbiamo investito in due anni un milione di euro”.
Il vicesindaco Tovo: "Il Castello è il tempio dell’archeologia"
Il castello ha riacquisito il proprio ruolo: sta tornando ad essere il luogo della valorizzazione della storia a livello di patrimonio archeologico. Ci sono posti altri luoghi preposti a diversi tipi di cultura, come Accademia dei Concordi, Pinacoteca, Palazzo Roverella, Teatro, mentre il Castello è il tempio dell’archeologia. “Da circa un anno e mezzo, abbiamo iniziato ad investire sul museo dei Grandi Fiumi, con lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che di riordino sul deposito. Stiamo lavorando in collaborazione con Accademia e Cpssae, una parte del patrimonio della Concordiana verrà conservato al museo. Inoltre c’è la ripresa degli scavi di Frattesina. Il museo è luogo di studio e conservazione. Stiamo pensando ad interventi di valorizzazione degli ambiti esterni del monastero. Non esiste una capitale della cultura senza un teatro agibile e un museo fruibile. Quando avremo risolto queste due cose, che saranno ultimate a breve, allora si potrà parlare di questo progetto. Il 2024 sarà il centenario dalla morte di Giacomo Matteotti: sarà occasione di fare squadra con il Comune di Fratta, senza il quale il Comune di Rovigo non può prescindere a livello di cultura e non solo”.
Vallini (Grandi Fiumi): "Ripensare il modo di fare lavoro al museo"
Chiara Vallini, responsabile del museo dei Grandi Fiumi, fa il punto su uno dei luoghi più suggestivi e ancora poco conosciuti e apprezzati di Rovigo. “Questi due anni di pandemia ci hanno fatto ripensare ad un modo diverso di fare lavoro all’interno del museo civico. Bisogna far capire ai rodigini che chi viene ad esempio in visita a palazzo Roverella, non può sentirsi dire che il museo è lontano e fuori mano, ma anzi che si trova non molto distante. Questa è promozione del territorio. Abbiamo riflettuto su quelle che sono le attività chiave, lavorando molto anche con le scuole. In questi ultimi mesi abbiamo chiuso diversi progetti importanti, specie con l’Istituto comprensivo Rovigo 3”.
Entro fine anno nuovi spazi da vedere
“C’è molto lavoro dietro le quinte, su cose che si vedranno più avanti - conclude la conservatrice Chiara Vallini - Nuovi spazi che si potranno vedere, un paio, entro fine anno. Una sala all’inizio e un’esposizione, tra il temporaneo e il definitivo. Al momento abbiamo cinque sezioni permanenti e un lapidario esterno. Al museo è arrivato del materiale archeologico su Frattesina, proveniente da Roma, ricollocato in vetrina a Rovigo, dopo essere stato a lungo nella capitale”.
Tante collaborazioni fra musei nazionali e viaggi in barca
“Abbiamo in essere collaborazioni con i musei nazionali di Adria e Fratta. Ci confrontiamo su quelle che sono le agevolazioni dei tre musei polesani. Con Assonautica c’è in atto una collaborazione per i viaggi in barca, dal porticciolo turistico dell’Interporto”. Ruggero Principe
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