Settant’anni fa l’accordo che cambiò due Paesi: Verona celebra la grande migrazione italiana in Germania

Un anniversario che parla al presente

Mercoledì 3 dicembre, nel Palazzo della Gran Guardia, Verona celebra i 70 anni dell’accordo bilaterale che nel 1955 aprì le porte della Germania Ovest ai lavoratori italiani. Un’intesa apparentemente tecnica, ma in realtà capace di cambiare la vita di centinaia di migliaia di famiglie e di plasmare nuove identità comunitarie.

Promossa dal Comune di Verona insieme al Mei – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, la giornata ripercorre un capitolo fondamentale del dopoguerra: quello dei lavoratori italiani che, tra il 1955 e la metà degli anni Settanta, contribuirono alla ricostruzione industriale tedesca e allo stesso tempo alimentarono l’economia delle proprie regioni. Molti tornarono, altri si stabilirono definitivamente, dando vita a comunità italo-tedesche oggi radicate.

Per Verona, città gemellata con Monaco di Baviera e sede storica di un importante Centro di Emigrazione, la ricorrenza ha un valore speciale: da qui partirono migliaia di persone dirette verso la Germania, portando con sé speranze e nuove prospettive.

Il convegno: memoria, archivi e nuove mobilità

La mattinata si aprirà alle 9.30 con i saluti del Sindaco Damiano Tommasi e dei rappresentanti istituzionali italiani e tedeschi.
A seguire, una tavola rotonda porterà uno sguardo multidisciplinare sul fenomeno migratorio:

• Elia Morandi racconterà il ruolo del Centro di Emigrazione di Verona.

• Gli studenti del Liceo Artistico di Verona presenteranno il progetto “Storie comuni”.

• Franco Valenti analizzerà le politiche tedesche di inserimento e inclusione.

  

• Federica Onelli del MAECI mostrerà il valore dell’Archivio Storico Diplomatico.

• Federica Bertagna approfondirà gli espatri assistiti da Verona e provincia.

• Delfina Licata (Fondazione Migrantes) offrirà un quadro aggiornato delle comunità italiane in Germania.

• Lorenzo Di Lenna indagherà la mobilità giovanile contemporanea.

Il pomeriggio: l’emigrazione diventa cinema

Alle 18 debutta la prima nazionale del documentario “Un sogno italiano”, prodotto da Orisa Produzioni, che racconta la storia di migliaia di italiani partiti dagli anni ’50 verso la Germania del miracolo economico. Una vicenda collettiva che parla ancora al presente e alle sue nuove migrazioni.

Il film sarà presentato dal regista Fausto Caviglia insieme ai produttori Cristiano Bortone e Antonio Padovani. La proiezione è a ingresso libero e si concluderà con un momento di confronto con il pubblico.

Un’eredità europea da custodire

La celebrazione del 3 dicembre vuole ricordare non solo un accordo diplomatico, ma soprattutto le persone che hanno permesso all’Italia e alla Germania di rinascere e crescere insieme. Un passato che continua a tracciare ponti tra i due Paesi e a ispirare le nuove mobilità di oggi.