Una telenovela di un certo spessore non può certo finire dopo un paio di puntate. Per questo non sorprende che la chiacchierata vicenda di lui, lei e il prete di Porto Tolle – emersa in tutto il suo clamore nello scorso ottobre – non si sia ancora del tutto esaurita nel suo sviluppo. L’epilogo però potrebbe essere dietro l’angolo, perché dopo le prime settimane di polverone e il successivo dibattito più o meno pronunciato in piazze e bar, il prete in questione ha fatto i bagagli e si è trasferito in una località non meglio precisata, sembra addirittura in Abruzzo. Per chi avesse perso la puntata precedente, la storia è quella di una coppia di giovani marito e moglie in cui sembrava essersi insinuato nientemeno che un sacerdote. Pare infatti che la donna intrattenesse rapporti quantomeno ambigui con il Don, al punto da indurre il marito a ingaggiare un investigatore privato per raccogliere delle prove. Il caso è poi deflagrato con la denuncia – nero su bianco – da parte dell’uomo in cui venivano tirate in ballo accuse di violazione di domicilio e maltrattamenti ai figli della coppia legati allo choc emotivo scaturito dagli eventi. Inizialmente la Curia, attraverso l’intervento del vescovo Adriano Tessarollo, ha minimizzato l’accaduto (“Una cotta può capitare anche a un prete”), rimarcando di essere al corrente della vicenda e di aver già provveduto a perdonare il prete fi nito sotto la luce dei riflettori. Nonostante questo, negli ultimi giorni del 2014, il prete ha lasciato Porto Tolle, ma non è dato a sapere se l’abbia fatto volontariamente o dietro indicazione della stessa Curia. Le parole pronunciate da Monsignor Tessarollo (“Andrà fuori diocesi, dove sarà seguito per un opportuno periodo di verifi ca sulla sua vita da prete”) lasciano pensare alla seconda ipotesi. Una cautela per evitare ulteriori chiacchiere sulla condotta del Don, anche se alcune voci hanno collegato questa scelta ad altri comportamenti poco consoni da parte del sacerdote. L’opinione pubblica portotollese rimane ovviamente divisa tra chi ritiene giusta questa scelta e chi invece avrebbe preferito vedere il prete ancora all’opera, soprattutto sul fronte del coinvolgimento dei giovani Sulla questione è intervenuto addirittura il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan, che pur non volendo entrare nel merito della decisione della Curia (“Non conosco i dettagli, non sarebbe giusto giudicarla”) ha espresso un certo dispiacere per l’epilogo: “Mi dispiace perché il Don aveva creato un bel gruppo di giovani all’interno della parrocchia e seguiva diverse altre attività, sempre con ottimi frutti”. Per colmare il vuoto lasciato dal parroco “esiliato”, la Diocesi ha spedito a Porto Tolle il giovane don Jacopo Tugnolo, un sacerdote fresco di ordinazione (aprile 2014) che dal 2012 – quando era ancora diacono – si trovava a Cavarzere. Affiancherà don Fabrizio Fornaro e don Lucio Pollini nella gestione della parrocchia del Sacro Cuore
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