Giorno del Ricordo a Porto Tolle – la commissione pari opportunità racconta di Norma Cossetto
Oggi, Giorno del Ricordo, l’Amministrazione Comunale di Porto Tolle ha commemorato le vittime delle foibe presso il monumento dedicato dei giardini di Largo Europa, con la partecipazione della terza B di Ca’ Tiepolo in rappresentanza di tutte le classi di Porto Tolle, la dirigente scolastica Silvana Rinaldi, la Commissione Pari Opportunità Porto Tolle, la Polizia Locale, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Protezione Civile e le Associazioni d’arma dei Reduci e Combattenti, degli Alpini e dei Carabinieri. Il Consigliere Silvia Siviero, a nome della Commissione Pari opportunità ha letto la tragica storia di Norma Cossetto, giovane esule violentata è sottoposta a sevizie indicibili prima di essere gettata in una delle molte fenditure carsiche in cui furono ritrovati le centinaia di migliaia di vittime dei partigiani jugoslavi. “Quella di Norma è solo una delle centinaia di storie che potremmo ricordare oggi, solo una tra quelle di cui abbiamo testimonianza, - ha detto il Consigliere Siviero - ed è a lei e alle altre centinaia di storie che non conosceremo mai che dedichiamo il nostro ricordo, con la speranza che simili eccidi restino parte esclusiva di un passato che non tornerà e che non smetteremo mai di ricordare. Sappiamo bene che tutt'ora ci sono popolazioni che stanno vivendo dei veri e propri esodi da terre di conflitto. Cerchiamo di dare un senso più profondo a giornate come questa perché la storia insegna a non dimenticare, non giriamoci dall'altra parte”. Nicole Marchesin e Leonardo Schiavon della 3^ B delle medie di Ca’ Tiepolo hanno letto la poesia corale “Foiba di Bassovizza” scritta dalla Federazione Grigioverde e Gaia Franzoso ha accompagnato il Sindaco Roberto Pizzoli nella cerimonia di deposizione di un mazzo di fiori ai piedi del monumento del ricordo. Il Sindaco ha così concluso la cerimonia dicendo: “Fermarsi per ricordare significa darsi modo di interrogarsi sulle dinamiche che stanno alla base di atti persecutori e discriminatori. Su quanto i principi su cui essi poggiano siano subdoli e avvelenino la mente di ciascuno di noi, portando ad eventi in cui la malattia dell’esclusione delle minoranze sfocia in atti di violenza sul prossimo. Si tratta di vicende che appartengono anche ai giorni nostri, e giorni come questo servono a compiere un percorso di autocoscienza, per rendersi parte attiva del processo di guarigione interiore della nostra società”.
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