Porto Tolle, il Csa cresce. A un anno dal taglio del nastro l’offerta per la comunità aumenta
Csa San Nicolò Porto Tolle
A un anno dal taglio del nastro del Centro Servizi Anziani (Csa) San Nicolò, il vicesindaco Silvana Mantovani e i vertici di Cidas, la cooperativa che gestisce la casa di riposo, guardano al futuro, rispondendo alle richieste della cittadinanza, attivando forme di residenzialità temporanee agli anziani, oltre al servizio, da poco attivato, di ospitalità breve diurna e notturna. Contiguo alla sede della Medicina di Gruppo, il Csa completa da un anno e rende pienamente operativo il nuovo Centro Socio Sanitario di Porto Tolle. Una struttura realizzata su terreno comunale dal Consorzio Pass, che ottenne nel 2017, tramite gara pubblica, l’incarico di costruire il nuovo polo socio sanitario. I lavori iniziarono nel 2018 per essere ultimati in circa due anni. Un’opera resa funzionale nei servizi pubblici, grazie alla stretta collaborazione con l’amministrazione comunale e le istituzioni sanitarie. “È stato un anno impegnativo, nel corso del quale si sono dovute adottare delle restrizioni particolarmente rigide, specialmente per quanto riguarda il contatto tra gli ospiti della struttura e i loro famigliari- afferma Milena Maltoni, responsabile del Settore Anziani di Cidas, la cooperativa sociale che insieme a Eureka, Goccia, Militi Volontari della Croce Verde e Oasi, fa parte del consorzio Pass -. Gli abitanti del San Nicolò ad oggi sono 8 uomini e 30 donne, quattro di loro hanno un'età superiore ai 95 anni”.“Avere questa struttura nel nostro territorio risponde ad una esigenza che ha a che fare con una progettualità a lungo termine inerente le politiche d’inclusione e coesione sociale, che sono al centro della nostra azione amministrativa-dichiara il Vice sindaco Silvana Mantovani- Ad un anno dalla sua apertura non posso che ringraziare coloro che si sono resi parte attiva di questa realtà portotollese e per i suoi 38 ospiti, pur nelle difficoltà di svolgere ogni attività nel rispetto delle restrizioni imposte dalla pandemia. Auspichiamo che il futuro possa garantire quell’apertura concreta alla socialità ben rappresentata dalla collocazione del Csa e dalla sua architettura, realizzando tutte quelle iniziative finora rimandate a causa della pandemia”. Con la fine dell’emergenza sanitaria del 31 marzo, il centro si è attivato per una riapertura in sicurezza a tutte quelle attività finora vincolate dalle precauzioni anti-contagio. “Ci impegniamo ogni giorno per offrire agli ospiti e alle loro famiglie non solo un luogo di cura, ma un ambiente il più possibile familiare e vicino alle necessità individuali. Ci piace pensare al nostro Centro come ad una casa, dove si cerca di mantenere vive e stimolare le risorse di ognuno”. Il riferimento per i cittadini è la coordinatrice del Centro, Susanna Zanellato, che può essere contattata per maggiori informazioni, al numero 04261883120. Guendalina Ferro
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