Il dottor Giunta, che è nella Medicina di Gruppo di Porto Tolle da febbraio, interromperà il suo servizio da novembre.
A partire dal mese di Novembre il dottor Giuseppe Giunta, entrato a far parte della Medicina di Gruppo di Porto Tolle lo scorso febbraio, interromperà il suo servizio di medico di medicina generale.
Il Vicesindaco Silvana Mantovani: "Le motivazioni alla base della sua rinuncia sono legati alla dimensione familiare, dunque sono indiscutibili"
“Abbiamo appreso con rammarico che il dottor Giunta dovrà interrompere la sua attività di medico di Medicina Generale presso il San Nicolò. – annuncia il Vicesindaco Silvana Mantovani - L’Amministrazione, non appena appresa la notizia, si è spesa per cercare di trovare un compromesso che trattenesse il medico a Porto Tolle, perché, oltre all’oggettivo disagio, i suoi pazienti hanno manifestato apprezzamento per la sua professionalità. Purtroppo però le motivazioni alla base della sua rinuncia sono legati alla dimensione familiare, dunque sono indiscutibili. Lo ringraziamo per il servizio dato alla cittadinanza in questi mesi e gli auguriamo il meglio sia professionalmente che in ambito personale. Con il sindaco ci siamo già messi al lavoro per reperire un sostituto, ma la crisi della mancanza di personale sanitario, dai medici agli infermieri, agli OSS, si fa sentire a livello nazionale e ancor di più in comuni geograficamente decentrati come il nostro”.
Negli ultimi mesi tre cambi di medici al San Nicolò di Porto Tolle
Dopo il pensionamento del Dottor Fioravanti, la triste perdita del Dottor Boscolo, e il trasferimento del Dottor Altarelli, sono 3 i medici che si sono susseguiti presso il San Nicolò di Porto Tolle. Fortunatamente è entrato a far parte della squadra il Dottor Massa, ma la cittadinanza si sente spaesata per i continui cambiamenti. “Comprendiamo e condividiamo il malumore dei cittadini che continuano a ricevere notifiche per il cambio del proprio medico, ma la realtà è che i professionisti in ambito sanitario sono assenti. I numerosi pensionamenti non sono bilanciati da un congruo numero di nuovi professionisti abilitati, questo anche a causa della persistenza dell’accesso ai corsi universitari a numero chiuso. Dunque non si tratta di una criticità peculiare dell’Ulss 5 Polesana, ma di tutte le aziende sanitarie. Auspichiamo che i nostri sforzi di reperire una nuova professionalità a supporto dei nostri medici di base portino all’insediamento di una figura stabile per la cittadinanza”.
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