Proseguono i lavori di smantellamento dell’ex centrale Enel di Polesine Camerini a Porto Tolle, in vista della realizzazione del villaggio turistico da parte di Human Company.
“Tre mesi fa, abbiamo depositato una proposta di massima di quello che sarà il futuro villaggio turistico - dichiara Mario Raniolo, direttore di Human Company -. In questo mese sapremo se dovremo seguire la procedura dettata dal Comune di Porto Tolle, in base dall’art.7 della legge regionale 11/2004 o se dovremmo rapportarci con la regione Veneto, in base all’art.32 della legge regionale 35/2001.A quel punto depositeremo - prosegue Raniolo - il progetto preliminare che sarà vagliato dalla conferenza dei servizi ed in parallelo con la Vas(Valutazione ambientale strategica).Dopo circa 100-135 giorni, seguirà il piano urbanistico e per agosto prevediamo di presentare il piano attuativo che ci consentirà di procedere per la realizzazione del villaggio turistico”. “Una volta sbloccata la situazione urbanistica - dichiara il sindaco Roberto Pizzoli - si partirà con la fase del progetto vera e propria”. (continua sotto la media gallery) Nel frattempo la squadra di operai guidata dall’ingegner Francesco Mangani, sta procedendo alla demolizione dell’ex centrale. “La sala macchine è completamente scomparsa e pure la torre 1. Per il momento ci sono ancora le tre torri e i quattro supporti in cemento armato delle turbine. Stiamo procedendo con la demolizione dei serbatoi – prosegue -. Prevediamo di terminare a novembre per la parte sud, poi procederemo con la parte nord”. Un lavoro per il quale la scia è arrivata a gennaio 2022 comportando una riprogrammazione del crono programma lavori che ha fatto slittare ad ottobre 2023 anziché ad aprile, la fine dei lavori. “Abbiamo quindi adottato delle tecniche di demolizione controllata che ci hanno permesso di recuperare il tempo perso al punto che il cantiere potrebbe terminare entro i termini che erano previsti inizialmente. I lavori di demolizione controllata - spiega l’ingegner Mangani - vengono realizzati con Sennebogen un macchinario unico in Europa che consente attraverso un braccio che si alza fino a 100 metri di colpire con una sfera dei punti precisi e pretagliati”. Guendalina Ferro
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